Stampa 3D e odontoiatria: la rivoluzione per piccoli e grandi laboratori

La stampa 3D sta rivoluzionando molti settori. In ambito medico e in particolare in quello dentale sta avendo un ruolo fondamentale. In stampa 3D e odontoiatria questa tecnologia è ad esclusivo appannaggio dei grossi laboratori? Fortunatamente no e vi raccontiamo perché.
Ormai è cosa nota che con una stampante 3D la realizzazione di arcate dentali, guide chirurgiche, mock-up, scheletrati e mascherine per allineatori è molto più rapida ed efficiente rispetto ai metodi usati tradizionalmente.
L’offerta di stampanti 3D per il settore odontoiatrico è vasta. Le potenti stampanti 3D dentali nate per soddisfare le esigenze di produzione dei grandi laboratori – come la Stratasys Objet Eden260VS Dental Advantage o la nuovissima Stratasys J700 Dental, presentata a IDS 2017, che è in grado di stampare in 3D oltre 400 allineatori al giorno – sono state affiancate da stampanti desktop in grado di utilizzare materiali dentali, molto più adatte alle necessità tipiche di un laboratorio medio-piccolo.
Per individuare la soluzione giusta è necessario prima di tutto definire un budget di spesa per la nuova attrezzatura, tenuto conto anche del risparmio sul costo unitario di ogni modello che si andrà a produrre rispetto allo stesso modello prodotto con la tecnica tradizionale e del volume medio mensile di modelli dentali prodotti. Questa valutazione permette al laboratorio odontotecnico di orientare la scelta verso un sistema 3D dentale da produzione oppure verso una stampante 3D desktop più adatta a volumi di stampa contenuti, come la Form 2 di Formlabs in grado di stampare modelli dentali di alta qualità e con dettagli precisi utilizzando vari tipi di resine tra cui la Dental SG biocompatibile.
La stampante 3D Form 2 è basata su una delle tecnologie più apprezzate per la realizzazione di modelli dentali: la stereolitografia. Grazie alle dimensioni contenute, la facile manutenzione e un costo decisamente abbordabile (a listino costa 3.299 euro + IVA), la Form2 risulta conveniente anche per un piccolo laboratorio odontotecnico. Inoltre, rappresenta un sistema scalabile in grado di adeguarsi alla crescita del laboratorio con un investimento graduale: affiancando più stampanti 3D in batteria si può aumentare la quantità di modelli dentali stampati contemporaneamente e contare su una maggiore disponibilità per eventuali urgenze.
Le resine dentali per stampa 3D prodotte da Formlabs soddisfano le principali necessità dello studio odontoiatrico. Si possono stampare in 3D modelli dentali con la Castable Resin, la resina calcinabile adatta ad applicazioni di ricostruzione dentale, così come è possibile stampare in 3D mascherine e guide chirurgiche che possono essere posizionate temporaneamente in bocca con la Dental SG Resin, la resina biocompatibile per applicazioni odontoiatriche certificata secondo gli standard EN-ISO 10993-1:2009/AC:2010, USP Class VI.
Infine, per la stampa 3D di modelli diagnostici o da impiegare per la termoformatura di allineatori è disponibile la Gray Resin, la resina di colore grigio che permette di produrre modelli dentali con dettagli ben visibili e molto precisi.
Formlabs ha da poco annunciato due nuove resine per stampa 3D progettate specificamente per applicazioni odontoiatriche che vanno ad arricchire la gamma di resine dentali già disponibili: si tratta della resina Dental Model, già disponibile in pre ordine e che permette la stampa 3D di modelli di corone e ponti con monconi sfilabili molto simili a quelli classici in gesso, e della Dental LT Clear, resina biocompatibile di classe IIa per la stampa 3D di apparecchi e altri dispositivi ortodontici che sarà disponibile verso la fine del 2017. Inoltre, è in atto una collaborazione con 3Shape per mettere a punto un flusso di lavoro integrato modellato sulle esigenze dello studio odontoiatrico.
Come si utilizza una stampante 3D per produrre modelli dentali?
Il presupposto fondamentale per avvalersi della stampa 3D è disporre del modello 3D digitale di ciò che si vuole stampare.
Il primo passo quindi è l’acquisizione dell’impronta dentale che può essere rilevata rapidamente utilizzando uno scanner intra orale per generare l’immagine tridimensionale delle arcate dentali oppure ottenuta in modo tradizionale impiegando materiale da impronta dal quale ricavare il modello in gesso che verrà poi digitalizzato in 3D utilizzando uno scanner.
Dall’impronta dentale rilevata viene elaborato il modello digitale 3D con il software CAD dal quale si ricava il modello delle arcate dentali e, ad esempio, le mascherine di correzione che dovranno essere applicate al paziente per il trattamento.
Il modello digitale 3D è quasi pronto per essere inviato alla stampante, resta solo da salvarlo in formato STL (il formato letto da tutte le stampanti 3D), caricare le cartucce di materiale sulla stampante e avviare la stampa. Un altro vantaggio offerto dalla stampante 3D Form2 risiede nella possibilità di controllare lo stato delle stampe in corso e dei materiali anche quando si è lontani dal laboratorio, via cloud, grazie alla Dashboard Formlabs.
Una volta completata la stampa del modello in resina con la stampante 3D stereolitografica, è necessario completare l’indurimento del materiale attraverso un processo di post-curing che avviene esponendo l’oggetto stampato in 3D ad una sorgente di raggi UV per un tempo che varia in funzione delle dimensioni.
Esistono in commercio appositi fornetti UV come il BBCure Midi Dental che rendono semplice e sicuro il trattamento di finitura.
I prodotti Formlabs sono distribuiti in Italia da Energy Group di Bentivoglio (BO) e sono acquistabili anche on line sul sito e-commerce www.stampa3dshop.it.