Selltek spicca il volo, con Dedem la stampa 3D si fa grande

Da inizio 2019 Prototek e Selltek hanno dato vita ad un importante e ambizioso progetto di espansione, entrando a far parte del gruppo Dedem, azienda nata nel 1962 con il core business delle fototessere e una forte passione per innovazione e tecnologie d’avanguardia. Questo processo di crescita merita di essere raccontato e analizzato, sia perché riguarda storiche realtà italiane della stampa 3D, sia perché rappresenta lo specchio di una realtà che sta cambiando velocemente e che ci avvicina rapidamente ad un futuro sempre più “additive” nonostante un 2020 estremamente complicato.
Oggi il nostro focus sarà incentrato su Selltek, azienda nata nel 2001 come rivenditore autorizzato
dei migliori brand di stampanti 3D e scanner 3D professionali, di fatto una delle prime aziende nazionali del settore. Selltek fino al 2019 è stata guidata da giovani imprenditori che hanno portato a grandi risultati, l’ingresso nel gruppo Dedem adesso sta portando inevitabilmente a una riorganizzazione del processo decisionale per accompagnare Selltek nella transizione verso una identità sempre più strutturata e rilevante nel panorama nazionale.
“Mi occupo della divisione 3D e ci stiamo parametrando sulla nuova versione di Selltek, che è molto diversa da quella di prima considerando che ora è parte di una SpA da 600 dipendenti e sta trasformandosi in una realtà molto più strutturata” ci spiega Marcello Pagnini, Business Unit Manager Dedem. “Naturalmente rappresenta un innegabile vantaggio avere dietro una un’azienda che, avendo una struttura consolidata, può aiutarci a sviluppare la nostra idea. Nonostante il periodo difficile che stiamo vivendo siamo tutti estremamente concentrati nelle scelte strategiche, come stringere e consolidare la partnership con HP. Oggi siamo in grado di offrire anche il prodotto Desktop Metal per il metallo. Per quanto riguarda la tecnologia FFF abbiamo intrapreso un cambio di rotta, avvalendoci della collaborazione di un’azienda produttrice italiana per la realizzazione di una stampante di livello industriale a marchio Selltek, la D3- XP dalla quale ci attendiamo ottimi risultati”.
“La trasformazione di Selltek e la migrazione nel gruppo Dedem è stata rapida e quasi naturale, il primo contatto c’è stato quando Dedem, da cliente, ha commissionato a Prototek la realizzazione di parti per le cabine fototessera” spiega Pagnini. “Da quel momento i rapporti si sono intensificati fino alla formalizzazione dell’acquisto di Selltek da parte di Dedem”.
Innovazione e made in Italy sono, dagli Anni Sessanta, gli ingredienti scelti dal Gruppo Dedem per consolidarsi sul mercato e continuare a crescere intercettando il futuro. Partendo dalla prima cabina installata a Roma, sempre con grande attenzione alle più nuove tecnologie, l’azienda ha continuato ad espandersi, allargando e diversificando il suo business: dalla stampa delle patenti, ai simulatori di guida professionali all’intrattenimento, fino all’additive manufacturing.
“Selltek adesso è strutturata come una divisione a sé stante all’interno dell’azienda” – continua Marcello Pagnini – “Stiamo lavorando per coprire al meglio l’intero territorio nazionale, operando con soddisfazione anche nel mercato in espansione del Sud della Penisola, con una rete di vendita qualificata supportata da un marketing efficace”.
Dal punto di vista del mercato italiano, Lombardia e Veneto sono le zone in cui Selltek oggi vende
di più, e questo può ovviamente essere ricondotto alle origini di Selltek, che nasce come realtà piemontese. Tuttavia con l’avvento di Dedem si sono aperti i mercati del centro e sud Italia.
“Abbiamo già riscontrato qualche bella soddisfazione, spiega Pagnini. Al momento, per esempio, la
Sicilia è molto in fermento, abbiamo infatti venduto attrezzature a MT Ortho, azienda catanese molto solida e conosciuta. Questa espansione riflette esattamente il nostro piano strategico: HP è il caposaldo e guardiamo con attenzione a marchi innovativi come Desktop Metal” prosegue Pagnini. “In particolare, c’è moltissimo interesse intorno alla nuova Shop System, su cui stiamo ricevendo tantissime richieste”.

Il lavoro da fare non si esaurisce con la vendita e l’installazione di nuove macchine, c’è infatti da “accompagnare” tante aziende, anche ben strutturate, all’interno delle nuove dinamiche lavorative che la stampa 3D comporta. “La mission più complicata probabilmente è proprio quella di modificare la mentalità attuale della progettazione che nella manifattura additiva è completamente diversa: per farlo è necessario avere del personale che sia preparato in tal senso, e questo va oltre all’investimento in sé in termini economici” – afferma Marco Valentino, Project Coordinator Dedem.
“Più che lo strumento hardware si tratta del cambiamento all’interno della metodologia di lavoro, è in questo che risiede il reale sforzo che devono fare le aziende,” aggiunge. “Anche un colosso come HP adesso sta puntando a fornire un servizio di tipo diverso, cioè la formazione verso le aziende, il supporto nel cambiamento per superare nel migliore dei modi paure e perplessità inevitabili quando si vanno a cambiare dinamiche di lavoro tradizionali. La nuova tecnologia 3D è in grado di abbattere i costi e i tempi ma per farlo è necessario superare l’incertezza causata dall’assenza di risorse interne che sappiano governare questo processo. Questo è il più grande ostacolo che secondo me stanno vivendo le aziende italiane in questa fase di trasformazione,” conclude Valentino. “E noi siamo qui per aiutarle a superarlo”.