Dalla produzione digitale alle mascherine anti-COVID, l’esperienza di Fama3D
L'azienda sarà protagonista il 28 gennaio nel primo di una serie di webinar organizzati da HP

Nei prossimi mesi HP organizzerà una serie di webinar in ognuno dei quali verrà presentato un service di stampa 3D che si distingue come eccellenza in uno o più particolari settori d’applicazione. Il primo di questi è in programma per il 28 gennaio (per iscriversi basta compilare questo modulo) e vedrà la partecipazione di Fama3D, una delle prime aziende italiane a mobilitarsi durante l’emergenza COVID-19.
Il webinar analizzerà come l’azienda, con base a Fagnano Olona (VA), sia stata in grado di sviluppare rapidamente un prodotto per andare incontro alle nuove esigenze emerse durante le fasi iniziali e più critiche della pandemia. Il team di Fama3D, consapevole del fatto che il tempismo fosse una componente più importante del solito, vista la situazione senza precedenti, in una sola settimana è stato in grado di progettare e produrre rapidamente un elevato numero di mascherine, raggiungendo quota 10.000, fino a che la richiesta non si è assestata. Questo è stato possibile grazie anche alla tecnologia di stampa 3D di HP, con cui si riducono sensibilmente i tempi necessari dall’idea al prodotto, oltre ai costi di produzione.
“Per quanto riguarda lo sviluppo del design, il merito va ai nostri tecnici che elaborano i file e hanno tutte le competenze necessarie per creare una vasta gamma di prodotti” – spiega il CEO di Fama3D Davide Fantinelli – “Per la parte di filtrazione ci siamo appoggiati ad un nostro cliente che fabbrica tessuti filtranti. Rispetto alle mascherine standard, le nostre sono riutilizzabili infinite volte cambiando solo il filtro, quindi anche ecologiche ed economiche”.
“Per produrre le prime serie di mascherine con la tecnologia multijet fusion di HP, il primo materiale utilizzato è stato il classico nylon PA12. Ora il team di Fama3D sta valutando di introdurre un elastomero, il TPA per un maggiore comfort”. Vista la situazione di emergenza Fama 3D ha avviato l’iter abbreviato per la certificazione tramite il Politenico di Milano e poi con un consulente specializzato.
“La stampa 3D si è rivelata una tecnologia ideale per far fronte alle difficoltà nelle catene di approvvigionamento causate da un evento imprevisto come è stata l’attuale pandemia, principalmente grazie a un time-to-market molto ridotto” spiega Fantinelli. “Tuttavia la nostra attività principale è di fornire servizi di stampa 3D alle aziende, anche in periodi straordinari come quello appena passato”.
Tra i clienti di Fama3D ci sono molte aziende che operano in ambito medicale e dentale, occupandosi, per esempio, della produzione di aspiratori per dentisti. L’azienda dispone di 5 stampanti per la produzione ed è in grado di offrire livelli altamente competitivi grazie ai grandi volumi di produzione. In particolare, Fama3D è specializzato nell’offrire produzione di componenti tramite stampa 3D, e finitura degli stessi, tramite vari processi selezionati a seconda dell’applicazione.
Questa offerta include anche diversi materiali e la possibilità di avere pezzi stampati direttamente in quadricromia con tecnologia MJF, così che al servizio di verniciatura standard si affianca anche la possibilità di stampare qualsiasi particolare direttamente colorato, in qualsiasi variante di colore o con qualsiasi texture. Ma, anche se già ben avviato, questo è ancora solo l’inizio.
“In prospettiva futura sicuramente la stampa 3D andrà progressivamente a sostituire le tecnologie di produzione attuali” dice Fantinelli, “Sia nella plastica, che nel metallo in tutti i settori. Ci vorranno ancora alcuni anni ma credo che questa sia ormai una chiara tendenza”.
Per partecipare al webinar del 28 gennaio trovate qui il modulo d’iscrizione.