La stampa 3D alimentare diventa protagonista di MasterChef Junior

La stampa 3D sta dimostrando di essere una soluzione insospettabilmente apprezzata nel campo alimentare: sempre più ristoratori, infatti, hanno iniziato a introdurre i sitemi di manifattura additiva nelle loro cucine per creare pezzi decorativi unici per i propri piatti. Certo, non c’è da aspettarsi di trovare nel breve le stampanti 3D tra gli elettrodomestici da cucina, ma di scuro il loro utilizzo sta gradualmente aumentando, confermato anche da uno dei programmi di cucina più seguiti: MasterChef Junior.
Durante le semifinali dell’ultima stagione, infatti, i giovani cuochi (di età compresa tra gli 8 e i 12 anni) hanno dovuto cimentarsi in una sfida basata sul creare decorazioni complesse e commestibili per i loro piatti utilizzando una stampante 3D per il cibo. Ovviamente, i concorrenti non hanno dovuto progettare digitalmente le forme stampabili 3D, sono stati però chiamati a creare il materiale di stampa commestibile, riempire le cartucce e utilizzare concretamente la stampante 3D. Il risultato finale è stata una varietà di elementi decorativi commestibili stampati in 3D, tra cui una lucertola, un’aragosta e strutture geometriche decisamente intricate.
Poter vedere le tecnologie di stampa 3D in uno show popolare quale MasterChef Junior e osservare come persino dei bambini sono riusciti a utilizzare questi strumenti in maniera efficace è sintomatico dei passi avanti che la manifattura additiva sta facendo nel settore alimentare. E chissà, magari tra qualche anno questi chef in erba diverrano dei veri e propri pionieri della cucina “additiva”.