Carbon lancia le nuove stampanti 3D ad alta velocità M3 e M3 Max
Prime immagini della piattaforma DLS di nuova generazione, più veloce, più grande e più potente

Carbon, azienda leader nella tecnologia di stampa 3D per la produzione ad alto volume, sta evolvendo ulteriormente la sua piattaforma dall’idea alla produzione con il lancio delle nuovissime stampanti M-Series che sfruttano la prossima generazione di tecnologia di stampa DLS. La prossima generazione di stampanti Carbon sarà disponibile in due modelli, la Carbon M3 e la M3 Max.
“Fast Radius utilizza le stampanti ei materiali di Carbon per produrre parti per un’ampia gamma di clienti, in diverse applicazioni”, ha affermato Bobby Bott, vicepresidente della produzione presso Fast Radius, un partner di Carbon. “Abbiamo anche sfruttato il Carbon Design Engine, insieme alle nostre capacità software, per aiutare i clienti a valutare materiali e tecnologie per produrre parti che superano gli standard di qualità e le tempistiche. Avendo lavorato con Carbon per cinque anni, siamo entusiasti di continuare la nostra partnership e portare le capacità di M3 ai nostri clienti”.
“Con queste stampanti di nuova generazione, combinate con il nostro software Design Engine e i materiali Carbon DLS, i team di progettazione di tutti i verticali aziendali possono creare prototipi di alta qualità con prestazioni di utilizzo finale in modo più rapido ed efficiente che mai”, ha affermato Phil DeSimone, Chief Product e Business Development Officer presso Carbon. “E una volta completato lo sviluppo del prodotto, la piattaforma di Carbon consente alle aziende di passare alla produzione in modo rapido ed efficiente in qualsiasi parte del mondo. Riteniamo che questa nuova generazione di piattaforma DLS consentirà una maggiore collaborazione e aiuterà a rivoluzionare il modo in cui i prodotti sono progettati e realizzati”.
Le stampanti Carbon M3 sono state ottimizzate per esperienze di stampa semplificate, con la piattaforma DLS di nuova generazione che crea forze sostanzialmente inferiori sulla parte e introduce il controllo a circuito chiuso di forza e temperatura, riducendo le modalità di errore e semplificando l’esperienza di stampa. Ciò significa che le nuove stampanti possono realizzare parti che le generazioni precedenti non potevano, sbloccando più geometrie, soprattutto per parti elastomeriche, o parti con caratteristiche più sensibili alle forze elevate.