KULR Technology per sviluppare sistemi di batterie stampati in 3D per missioni spaziali

Le tecnologie KULR ,resistenti alla propagazione passiva (PPR) e al cortocircuito interno (ISC), verranno utilizzate per sviluppare sistemi di batterie stampate in 3D da utilizzare nelle future missioni spaziali. Il sistema di batterie stampate 3D PPR della tecnologia KURL soddisferà lo standard di sicurezza JSC 20793 Revisione D creato dalla NASA per le missioni spaziali con equipaggio.
La soluzione PPR dell’azienda era già stata utilizzata dalla NASA per il trasporto e lo stoccaggio delle batterie a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. All’inizio di questo autunno il Marshall Space Flight Center (MSFC) della NASA ha selezionato KULR per un accordo di sviluppo tecnologico a duplice uso per costruire sistemi di batterie stampate in 3D per applicazioni spaziali con equipaggio e robotica.

La NASA utilizza standard di sicurezza e garanzia altamente rigorosi, in particolare per le tecnologie a prova d’uomo di KULR. Le soluzioni di progettazione PPR di KULR per future missioni spaziali con e senza equipaggio sono la soluzione ideale per la massa, la flessibilità di progettazione e il costo, pur mantenendo questo rigore di sicurezza attraverso i rischi della batteria come la fuga termica.
Nel 2018, in base ad un accordo con NREL, KULR Technology è diventata il partner esclusivo di produzione, distribuzione e marketing per il dispositivo brevettato e pluripremiato Battery Internal Short Circuit (ISC) per i clienti industriali, di ricerca e di design. Sviluppato da NREL e NASA, il dispositivo Battery ISC ha rivoluzionato il modo in cui vengono valutate le batterie agli ioni di litio (Li-ion) in modo da poter migliorare i progetti prima che le batterie raggiungano gli scaffali dei negozi.
Prima dell’invenzione del dispositivo Battery ISC, i ricercatori non avevano un modo per simulare in modo affidabile un vero cortocircuito interno e causare guasti prevedibili delle celle della batteria agli ioni di litio che potevano essere analizzati. Uno di questi guasti è la fuga termica, quando il calore estremo dovuto al guasto di una cella della batteria si diffonde alle celle vicine, provocando incendi o persino esplosioni.
La capacità di isolare e studiare celle difettose all’interno di pacchi e moduli più grandi consente inoltre di identificare i problemi di produzione, consentendo ai progettisti di batterie di incorporare misure di sicurezza nei progetti delle batterie per ridurre al minimo il potenziale di propagazione pericolosa da cella a cella.
La possibilità di stampare in 3D nello spazio riserverà e ottimizzerà la capacità di carico per altri oggetti di valore. Inoltre, la stampa 3D ha il potenziale per rendere meno costosa l’esplorazione dello spazio umano e consentire missioni estese, che potrebbero anche rivelarsi essenziali nelle future missioni con equipaggio su Marte.