J750 Digital Anatomy di Stratasys: nuova linfa per il settore medicale

Stratasys sta riuscendo, attraverso una strategia mirata, a dimostrare come sia in grado con le sue soluzioni di fornire un contributo in differenti settori. E ora, il colosso della stampa 3D ha deciso di incrementare ulteriormente il suo impegno nel settore medico con la nuova stampante 3D J750 Digital Anatomy.
Progettata per riprodurre la sensazione, la capacità di risposta e le biomeccaniche dell’anatomia umana in modelli medici, questa nuova stampante migliora la formazione e la preparazione chirurgica, permettendo al contempo di lanciare più velocemente sul mercato nuovi dispositivi medici. 3D J750 Digital Anatomy è il risultato delle risorse investite da Stratasys e del crescente successo ottenuto presso medici e fabbricanti di dispositivi nel mercato dell’assistenza sanitaria. L’azienda ha lavorato a stretto contatto con la Veterans Health Administration per l’applicazione delle tecnologie FDM e PolyJet in diversi ambiti sanitari, compresa una ricostruzione della mascella riducendone i tempi chirurgici di 80-100 minuti.
Attualmente, i professionisti del settore medico possono scegliere tra cadaveri, animali, modelli tradizionali o di realtà virtuale, tutte soluzioni che comunque presentano limiti significativi. A differenza dei modelli animali, che offrono solo un’approssimazione all’anatomia umana e sollevano problemi etici, o dei cadaveri, che non riescono a conservare la sensazione di tessuto vivo e richiedono un ambiente controllato, la stampante 3D Digital Anatomy riproduce la risposta effettiva dei tessuti e può essere utilizzata ovunque senza necessità di strutture specializzate. Inoltre, consente agli utenti di concentrarsi su patologie specifiche.
“Confidiamo nella capacità della stampa 3D di assicurare una migliore assistenza medica e in tal senso la stampante Digital Anatomy rappresenta un grande passo in avanti”, ha dichiarato Eyal Miller, responsabile della Business Unit Medicale di Stratasys. “Stiamo offrendo ai chirurghi un ambiente di addestramento più realistico, ma privo di rischi. Prevediamo anche che questo permetterà ai fabbricanti di dispositivi medici di migliorare le procedure di immissione dei prodotti sul mercato, utilizzando questi nuovi modelli per eseguire verifiche di progetto, convalide, studi di usabilità e analisi dei possibili difetti”.
La nuova stampante 3D è già stata testata in diverse organizzazioni. Per esempio, il Jacobs Institute, centro di innovazione medica con sede a Buffalo e impegnato sull’accelerazione dello sviluppo di dispositivi per la medicina vascolare, che ha testato la stampante 3D Digital Anatomy per riprodurre componenti vascolari chiave per la sperimentazione e la formazione avanzata.
“A confronto con i cadaveri o i modelli animali, la stampa 3D è stata fantastica nel riprodurre l’anatomia specifica del paziente, ma l’ultima frontiera del realismo dei modelli degli organi è stata raggiunta dalla sensazione di tessuto vivo e dal realismo biomeccanico”, ha affermato il Dott. Adnan Siddiqui, Direttore Sanitario del Jacobs Institute. “Questo è esattamente quello che la stampante 3D Digital Anatomy ci offre. Crediamo che questi modelli ci diano la grande opportunità di ricreare le condizioni fisiologiche umane per simulare situazioni cliniche effettive e studiare nuovi dispositivi allo scopo di determinarne l’efficacia prima di utilizzarli con i pazienti”.
Insieme alla stampante 3D, Stratasys ha presentato anche tre nuovi materiali: il TissueMatrix, il GelMatrix e il BoneMatrix, pensati per applicazioni di stampa 3D nel campo di cardiologia, medicina vascolare e ortopedia. Una soluzione decisamente completa che certamente sarà d’aiuto alla formazione chirurgica, magari sostituendo col tempo l’attuale metodologia basata sul tempo di addestramento con una formazione che valuti invece la competenza acquisita.