DLP anche per i metalli?

Se leggete questo sito regolarmente sapete già cos’è la tecnologia DLP e in quel caso sapete anche che è la tecnologia per stampare in 3D usando la luce per indurire le resine fotoattive più accessibile (e anche, potenzialmente, la più avanzata). Quindi vi renderete subito conto che il fatto che l’ECN (Energy Research Center) olandese abbia dimostrato che può essere usata anche per i metalli sia una novità non di poco conto.
Il Digital Light Processing è una tecnologia che crea gli oggetti solidi proiettando le “slice” dei modelli 3D sulle resine attraverso un proiettore. A differenza della stereolitografia laser (SLA), proietta l’intera immagine della slice invece di disegnarla linea per linea come fa il laser. Ciò significa che la risoluzione degli oggetti dipende anche dal numero di pixel del proiettore e che quindi è più adatta per oggetti piccoli. L’azienda che rappresenta l’eccellenza assoluta per questo tipo di tecnologia è la tedesca EnvisionTEC, che dispone di moltissimi materiali ma quasi tutti di tipo polimerico.
L’ECN invece studia da tempo l’applicazione della tecnologia DLP ai materiali ceramici, in collaborazione con InnoTech Europe BV e Formatec Cermamics, con cui ha fondato la società Admatec Europe BV (e che lo scorso novembre ha presentato la tecnologia utilizzata per realizzare i componenti che vedete nell’immagine qui sopra). Ora i test condotti hanno dimostrato che questo tipo di manifattura additiva può essere usato anche per i metalli, offrendo, per altro, una maggiore qualità rispetto alle tecniche di metal-shaping 3D già esistenti. Il vantaggio di questa tecnologia è che – contrariamente alle tecnologie 3D già utilizzate – non comporta la fusione di metalli e questo si traduce in oggetti più compatti, omogenei e quindi in materiali finali di alta qualità.
La tecnologia DLP di ECN offrirebbe nuove possibilità per i settori ad alta tecnologia, anche attraverso l’utilizzo di una vasta gamma di metalli e leghe metalliche. “Siamo in grado di sviluppare queste tecniche perché abbiamo esperienza nella costruzione di strati sottili di materiale in polvere nell’ambito dello shaping metallurgico”, ha affermato Jan Opschoor, ricercatore di Materiali, Testin&Analysis presso l’ECN. “Per esempio, abbiamo già sviluppato un processo di stampi a iniezione del metallo (MIM) per la fabbricazione di tungsteno di alta qualità e molibdeno. L’esperienza di ECN nella scienza dei materiali si è dimostrata rilevante per molte applicazioni, tra cui lo sviluppo di membrane, celle solari, materiali ibridi e celle a combustibile.
COME LA CERAMICA?
Anche per vincoli di brevetto, Opschoor non spiega con precisione come funzionerà il DLP di metalli o se si tratta di una tecnologia a basso o ad alto costo. Immaginiamo che in qualche modo il processo sia simile a quello sviluppato da ECN per la ceramica, in cui, cioè, i materiali ceramici vengono mescolati con strati polimerici che agiscono da binder quando entrano in contatto con la luce della proiezione. Al momento, però, nessuno ha mai realizzato alcuna tecnologia simile o anche solo ipotizzato l’uso dei sistemi DLP per il metallo quindi dobbiamo solo aspettare e osservare gli sviluppi portati avanti dall’ECN in termini pratici. Fortunatamente, nel mondo della stampa 3D, ciò avviene molto rapidamente.
FONTE: ECN via 3Dprintingindustry.com