
CRP Technology ha cambiato le regole della produzione dalla metà degli anni ’90 e quest’anno l’azienda celebra 25 anni di progressi nella stampa 3D.
Il pubblico più ampio potrebbe aver scoperto la produzione additiva solo nell’ultimo decennio, ma CRP Technology ha familiarità con questa tecnologia dal 1996. A quel tempo Roberto Cevolini (proprietario di Roberto Cevolini & Co. servizio all’avanguardia di lavorazione CNC ad alta precisione con radici nell’alta end automotive/racing world) ha deciso di analizzare i processi di stampa 3D con un’idea chiara in mente: essere in grado di risolvere in anticipo le problematiche dei clienti e offrire loro soluzioni tecnologiche mai viste prima.
Il figlio di Roberto Cevolini, l’ingegnere Franco Cevolini – VP, CTO di CRP Technology – ha commentato: “Mio padre aveva una forte spinta all’innovazione audace, una predisposizione naturale a pensare oltre che lo ha portato a inventare soluzioni dure per i settori industriali più esigenti”.

Così, nel 1996, Roberto Cevolini investe in una “sinterstazione” per la Sinterizzazione Laser Selettiva; all’epoca nessun’altra azienda in Italia ne aveva uno. Per rafforzare il loro contributo ingegneristico, Roberto Cevolini e suo figlio Franco fondano CRP Technology, una filiale di Roberto Cevolini & C.
CRP Technology includeva un reparto di ricerca e sviluppo per lo sviluppo dei materiali. Franco Cevolini, ha spiegato: “Acquistare una stampante 3D industriale non ci è bastato, volevamo dare un contributo importante e più forte: abbiamo deciso di creare una famiglia di materiali di stampa 3D adatti a realizzare parti e applicazioni ad alte prestazioni, che potessero soddisfare le esigenze dei nostri clienti di F1”.
Alla fine degli anni ’90, divenne evidente che la Sinterizzazione Laser Selettiva era una tecnologia eccellente con i limiti imposti dai materiali “lavorabili” che erano limitati nell’uso per la prototipazione tradizionale non funzionale. La vocazione di CRP Technology per innovazioni tecnologiche audaci ha sviluppato qualcosa fuori dal comune: la gamma di materiali compositi Windform per la stampa 3D professionale.
Nel 1999, Windform (il nome deriva dal suo scopo principale come materiale di prova nella galleria del vento), ha rappresentato il primo composito ibrido polimero-metallo (riempito con alluminio) da utilizzare per la prototipazione funzionale. Si è rivelato ottimo per soddisfare quasi tutte le esigenze di modellazione in galleria del vento e ha permesso agli aerodinamici di avere a disposizione un nuovo potente strumento per effettuare prove funzionali, fluido-aerodinamiche, di fitting e assemblaggio. Inoltre, si è dimostrato eccellente per applicazioni dirette “in auto da corsa”.

La famiglia Windform è stata lanciata ufficialmente, aprendo la strada alla trasformazione della prototipazione rapida in produzione rapida.
Franco Cevolini, che è anche l’ideatore di Windform, ha ricordato quegli anni: “La nostra attitudine a creare soluzioni pionieristiche e ad alta tecnologia ci ha permesso di essere i primi a soddisfare le esigenze più estreme dell’industria della F1.
Le elevate proprietà meccaniche e termiche dei materiali Windform hanno permesso di passare dalla produzione di semplici modelli concettuali a prototipi e parti di produzione di fascia alta, grazie alle loro prestazioni di lunga durata, rigidità, leggerezza.
Sono stati prodotti e lanciati nuovi materiali Windform e nuove soluzioni ad alto contenuto tecnologico. Tra questi Windform XT, il primo materiale composito a base di poliammide per la stampa 3D, caricato con fibra di carbonio, destinato a rivoluzionare ulteriormente il mercato AM. Nel frattempo la famiglia Cevolini si allarga al mercato americano. Era il 2008 e fondarono CRP USA a Mooresville, nella Carolina del Nord, il cuore del polo industriale e manifatturiero meridionale, circondato da comunità aerospaziali e motoristiche.
CRP USA ha iniziato a produrre componenti per auto e per la galleria del vento per le squadre da corsa utilizzando materiali Windform e ha portato questa esperienza a nuovi livelli per produrre parti per i settori spaziale, dell’intrattenimento, automobilistico e dei settori più avanzati.
Nel 2015 Windform XT è stato sostituito da Windform XT 2.0, caratterizzato da miglioramenti delle proprietà meccaniche, tra cui +8% di aumento della resistenza alla trazione, +22% del modulo di trazione e +46% di aumento dell’allungamento a rottura.
Nel 2019 Windform FR1 è stato lanciato in tutto il mondo. Si trattava di un materiale ignifugo unico (classificato V-0) rinforzato con fibra di carbonio per la produzione additiva. Meno di un anno dopo, è stato introdotto Windform FR2, un materiale ignifugo caricato con fibra di vetro a base di poliammide.
Oggi la famiglia Windform comprende 12 materiali distribuiti in due linee, adeguati a soddisfare le esigenze dei settori più avanzati ed esigenti, tra cui aerospaziale e difesa, aviazione, robotica, medicale, motorsport e automotive.
Importanti progressi sono stati fatti nel settore delle tecnologie additive con lo sviluppo dei materiali Windform, come outgas test per impiego nello spazio, patch test per il settore medicale, moda e design e test di non conduttività, ampliando l’utilizzo di questi in tutti i settori in cui è richiesto un materiale altamente durevole, offrendo la possibilità di essere lavorato con lavorazioni CNC di alta precisione.

Seguendo la loro ossessione per l’innovazione, la famiglia Cevolini si reinventa costantemente: nel 2010 ha deciso di investire nel nuovo campo dei veicoli sostenibili e ha creato Energica, la prima moto elettrica ad alte prestazioni Made in Italy. L’ingegner Livia Cevolini, amministratore delegato di Energica, ha commentato: “Le basi della Electric Motor Valley erano state gettate e noi per primi abbiamo contribuito a crearla”.
CRP Technology e CRP Meccanica hanno agito come incubatore tecnologico e sono ancora oggi i principali investitori di Energica Motor Company, anche se è diventata un’entità indipendente. Le soluzioni high-tech di CRP hanno contribuito al successo globale di Energica. Energica è stata scelta da Dorna come unico costruttore per la FIM Enel MotoE World Cup.
Franco e Livia Cevolini, hanno concordato: “Abbiamo lavorato non solo per fare il cambiamento, ma per essere il cambiamento. Giorno dopo giorno, costruiamo il futuro”.