Ogni cosa su misura, la rivoluzione dello shopping
Più che ritorno al futuro è quasi un ritorno al passato, un passato pre-catena di montaggio, in cui ogni indumento veniva realizzato su misura da un sarto o da un artigiano. In questo passato-futuro l’Italia, per le sue tradizioni, è all’avanguardia ma la rivoluzione della manifattura personalizzata sta avvenendo in tutto il mondo, dalle piccole aziende artigianali nostrane ai colossi dell’IT.
Grazie al rapidissimo sviluppo delle tecnologie di digitalizzazione e stampa 3D – nuovi macchinari che trasformano in oggetti reali i file digitali disegnati al computer – sempre più prodotti possono essere personalizzati per le esigenze specifiche individuali. Dalla produzione super esclusiva di aerei privati a quella dei bolidi di Formula 1, e oggi stanno arrivando anche i primi prodotti di largo consumo.
A Manhattan c’è un negozio che si chiama Normal Store. Al suo interno ha 10 stampanti 3D professionali che usa per realizzare cuffie auricolari in base alla forma esatta dell’orecchio di ogni cliente. Basta scattare una foto con lo smartphone e consegnarla ai commessi (o inviarla via App) e in pochi minuti avrete delle cuffie fatte su misura solo per voi, per il massimo del comfort. Il costo di questo servizio altamente personalizzato è 199 dollari, lo stesso prezzo di qualsiasi cuffie di qualità.
Dietro a questa rivoluzione ci soprattutto due aziende: una si chiama Stratasys e oggi è il più grande produttore al mondo di stampanti 3D per fatturato. Stratasys fornisce le stampanti Fortus 250mc che si trovano nel negozio Normal di New York ed è l’azienda che sviluppa alcune delle tecnologie e dei materiali più all’avanguardia. Il suo CEO globale, David Reis è probabilmente in questo momento la persona più importante nell’intero panorama della stampa 3D e della manifattura in generale. Anche e soprattutto per i suoi trascorsi in HP, il colosso tecnologico che proprio in questi giorni ha annunciato la sua entrata su mercato con una nuova stampante 3D pronta per il 2016.
“Avviare un business sostenibile aprendo un negozio basato su prodotti stampati in 3D è già possibile oggi,” ha spiegato a Corriere.it all’evento che Stratasys ha organizzato presso il Normal Store di Manhattan per illustrare, a una selezione di giornalisti USA e Internazionali, la rivoluzione della manifattura che è già in corso. “Ci sono già sempre più persone che utilizzano le stampanti 3D per creare piccole imprese. Un negozio come questo [300 metri quadrati a downtown a Manhattan, NdR] richiede capacità organizzative e imprenditoriali di livello superiore, ma uno shop di stampa 3D on-demand su scala più piccola è già più che fattibile.”
In effetti il Normal Store di Manhattan è una location spettacolare, un vero e proprio negozio-fabbrica. Gli ordini arrivano dai passanti che entrano per caso o via Internet, tramite l’App dedicata. Il personale crea le cuffie personalizzate digitalmente, poi le stampa in plastica ABS in sette colorazione diverse nelle stampanti 3D che si trovano proprio nelle pareti dello spazio espositivo. Il processo di post-lavorazione rimuove le imperfezioni e il prodotto finito viene assemblato (aggiungendo i componenti elettronici) nella parte fabbrica, uno spazio vasto e ben visibile attraverso la parete a vetro.
La fondatrice e CEO del Normal Store, Nikki Kaufman è stata una dei fondatori di Quirky.com, un fortunato sistema di App e social network in cui gli utenti propongono e votano nuovi prodotti da lanciare sul mercato. “Il nostro motto è “one size fits none” (taglia unica per nessuno) – spiega – e siamo molto soddisfatti del sistema che abbiamo creato in termini di qualità del prodotto, velocità di consegna e soprattutto per il prezzo estremamente competitivo che siamo in grado di offrire per un prodotto fatto davvero su misura.”
Anche se il Normal Store è già una realtà e sta crescendo rapidamente (Nikki on rilascia dati ufficiali ma dice di essere estremamente soddisfatta dei risultati ottenuti da quando hanno aperto lo scorso agosto) ci vorranno ancora alcuni anni prima che questo modello di business si diffonda. Al momento i principali beneficiari delle possibilità offerte dalla stampa 3D sono prodotti altamente esclusivi. Per esempio gli aerei personali. Ed Lowney, Vice President di Custom Control Concepts, ha parlato di come la stampa 3D industriale ha permesso alla sua piccola azienda con 140 dipendenti di diventare un leader mondiale nella produzione di sistemi di comunicazione e intrattenimento per i jet privati di re, sultani e multimiliardari.
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Come detto l’Italia è decisamente all’avanguardia in questo campo estremamente avanzato. Tanto che l’unico ospite straniero invitato da Stratasys è stato Roberto Iaconi, che lavora per la divisione Compositi (una delle più avanzate frontiere in termini di materiali alto-performanti) di CPC, società modenese specializzata nella produzione di componenti per le corse di Formula 1, in particolare per la Ferrari. Le conoscenze sviluppate negli ultimi decenni da queste aziende all’avanguardia mondiale iniziano ora ad arrivare al mondo dei consumatori, prima nelle auto super esclusive, per esempio quelle in edizione estremamente limitata come la recente Ferrari F60 America (10 esemplari), e un po’ alla volta in tutti le auto, gli accessori e i sistemi elettronici.
CPC, come svariate altre realtà italiane, è all’avanguardia mondiale in questo campo perché negli anni ’90 ha avviato una trasformazione radicale introducendo i più avanzati sistemi di prototipazione rapida e soprattutto avviando una politica di valorizzazione del personale attraverso l’insegnamento dei sistemi di design CAD. I sistemi di prototipazione digitale – che poi sono soprattutto le stampanti 3D di alto livello come quelle che produce Stratasys – permettono di abbattere enormemente (anche oltre il 50-60%) i tempi per la realizzazione dei prototipi e di ridurre enormemente i costi associati. Soprattutto in un momento di crisi come quello attuale, le realtà che operano nei nuovi campi legati alla manifattura additiva sono in pieno boom perché il loro know-how è enormemente richiesto a livello mondiale.
Per Stratasys l’Italia è uno dei mercati più importanti, insieme a Germania, UK e USA, ed è più che mai fondamentale per il nostro Paese mantenere questa leadership guadagnata negli ultimi due decenni, visto che la stampa 3D continuerà a crescere e a svilupparsi con l’entrata diretta delle grandi multinazionali come Hewlett Packard. Il più grande produttore al mondo di PC ha appena presentato una sua stampante 3D che – l’azienda promette – sarà in grado di realizzare oggetti a colori, resistenti e fino a 10 volte più velocemente delle stampanti 3D attuali. Per HP e per tutto il mondo della stampa 3D sarà un’ulteriore rivoluzione anche se David Reis, che in passato ha già sfidato HP nel settore delle presse industriali per la stampa 2D, è convinto di poter mantenere la leadership mondiale e ha annunciato una decina di nuovi modelli che verranno presentati alla fiera Euromold a fine novembre.
La rivoluzione tecnologica della stampa 3D (e della scansione 3D) si muove rapidamente e se oggi si parla già a negozi in grado di produrre oggetti su misura, il prossimo passo è quello di negozi in grado di produrre on-demand tanti prodotti diversi: da negozio-fabbrica a fabbrica-negozio di ogni cosa, il passo è più breve di quanto si possa immaginare.