La tecnologia HP Multi Jet Fusion a disposizione nella Fabbrica della Produzione Additiva di Zare

La tecnologia HP Multi Jet Fusion porta nel settore dell’additive manufacturing un deciso aumento della produttività. Tempi di produzione ristretti significa un aumento della complessità dei processi: più attività in minor tempo. Standardizzare le sequenze operative per assicurare replicabilità perfetta ha richiesto qualche settimana di continue prove e controlli. Ora la nostra Fabbrica è perfettamente pronta a produrre in modo controllato utilizzando l’innovativa HP Fusion 3D Printer.
I primi certificati UNI EN 9100:2009 in Italia a definire processi rigorosi per la tecnologia HP Multi Jet Fusion
La divisione HP 3D ha introdotto una sorprendente innovazione nel settore dell’additive manufacturing introducendo una tecnologia dai risultati inattesi. La Fusion 3D Printer innalza la velocità di produzione dei pezzi realizzati in additivo grazie a soluzioni tecnologiche assolutamente all’avanguardia.
L’azienda americana presentò il suo HP 3D Printer a Formnext – Francoforte – nel corso del passato autunno. Chi era presente si ricorderà dell’evento organizzato all’interno dell’arena multimediale a poche file dal nostro stand . Abbiamo acquistato l’impianto appena si è reso disponibile per il mercato italiano e lo abbiamo immediatamente posto sotto stress continuo così da rendere disponibile la tecnologia ai clienti esclusivamente nel momento in cui siamo stati certi di poter garantire un risultato ottimale.
Siamo vincolati alle stringenti direttive della certificazione UNI ENI 9100:2009 e questo rende indispensabile la definizione di procedure specifiche quando si inizia ad adottare in fabbrica una nuova tecnologia.
Essere certi di risultato e replicabilità è per noi frutto di un lavoro che itera:
- Impostazione del processo
- Monitoraggio del processo
- Affinamento del processo
fino a raggiungere un esito in linea con le necessità dell’ente certificatore.
Piccole produzioni in serie: la Hp Multi Jet Fusion all’ennesima potenza
A seguito dei test interni – e delle prime forniture per i clienti – la Jet Fusion si presenta come un impianto produttivo perfetto per la realizzazione di piccole produzioni in serie. L’alta velocità di esecuzione dei job produttivi permette di costruire in additivo piccole serie di elementi funzionali in tempi molto brevi a vantaggio di ambiti applicativi – come ad esempio elementi di trasmissione e strumenti d’ausilio alla produzione – in cui la bassa criticità permette di ottenere il massimo vantaggio dai tempi ridotti di stampa.
In situazioni ed in settori a più alta complessità il tempo di produzione va a diluirsi all’interno di processi che prevedono numerosi test e controlli sia prima della messa in macchina che dopo il termine della fase di raffreddamento dei componenti prodotti. In questo caso il tempo di produzione diventa solamente UNO degli elementi di una filiera di competenze più vasta.
Il materiale PA 12 messo a punto dall’azienda costruttrice per la propria HP Multijet permette la produzione sia di elementi per fini prototipali che elementi funzionali. L’ambito applicativo può essere, di conseguenza, molto ampio. I progettisti possono avvalersi di una tecnologia che permette di sostituire gli stampi ad iniezione– guadagnando in efficienza e rapidità di consegna – su lotti con un numero di pezzi piuttosto elevato.
Le competenze per rendere la Hp Multi Jet Fusion uno strumento di produzione
La Fusion 3D Printer di HP funziona con un sistema innovativo che alterna il deposito del materiale al getto di un reagente il quale permette la solidificazione dello strato prodotto.
Ad un primo sguardo il principio di funzionamento appare non troppo dissimile ad una comune stampante a getto d’inchiostro. La stessa interfaccia di funzionamento a bordo macchina può apparire familiare a chi già conosce gli altri prodotti del marchio americano.
I test che abbiamo condotto hanno sfruttato l’esperienza che l’Additive Team di Zare ha consolidato nel corso degli anni utilizzando in modo esclusivo le altre tecnologie di stampa 3D industriale quali, ad esempio, la sinterizzazione laser selettiva con materiali ad alte prestazioni per elementi funzionali CRITICI come il Windform XT 2.0.
La 3D Printer di Hp ha certamente un’interfaccia amichevole. La “perfetta messa in macchina” e l’orientamento di un job che insieme efficienti la produzione e diminuisca radicalmente le difformità in fase di collaudo rimane una capacità specialistica. Se la necessità è quella di un RISULTATO CERTO, l’esperienza ed il dedicarsi ogni giorno esclusivamente alla fabbricazione additiva, giocano un ruolo di non secondaria importanza.
Fonte: sito web zare.it