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I vasi sanguigni stampati in 3D di Frontier Bio potrebbero sostituire i test sugli animali

La produzione dei vasi in una varietà di forme complesse imita l'architettura vascolare naturale e persino gli stati patologici

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Frontier Bio Corporation, una società innovativa di ingegneria tissutale, ha svelato un metodo trasformativo progettato per fabbricare vasi sanguigni umani viventi, ponendo le basi per un cambiamento radicale nei test sui dispositivi medici. Al momento, la sicurezza e le prestazioni dei dispositivi medici vascolari devono essere valutate mediante studi sugli animali, prima di qualsiasi sperimentazione su soggetti umani. Introducendo vasi coltivati ​​in laboratorio, Frontier Bio sta sostenendo un futuro in cui la dipendenza da tali test sugli animali sarà significativamente ridotta, se non eliminata.

Utilizzando nuove tecniche di ingegneria tissutale, Frontier Bio crea vasi sanguigni utilizzando un’impalcatura polimerica biodegradabile seminata con cellule vascolari e coltivata in laboratorio in condizioni biomimetiche. I metodi di produzione di Frontier Bio utilizzano la stampa 3D per consentire la produzione di questi vasi in una varietà di forme complesse, imitando l’architettura vascolare naturale e persino gli stati patologici.

Come prova di concetto, in collaborazione con la Mayo Clinic, Frontier Bio ha creato un vaso sanguigno mediante ingegneria tessutale con un aneurisma e vi ha installato un dispositivo deviatore del flusso vascolare. Questi dispositivi comunemente utilizzati dirigono il flusso lontano dall’aneurisma, riducendo il rischio di ulteriore espansione o rottura. La crescita cellulare attraverso il deviatore di flusso è stata valutata con risultati paragonabili a quelli osservati negli studi animali condotti sui conigli.

Frontier Bio ha svelato un metodo trasformativo progettato per fabbricare vasi sanguigni umani ponendo le basi per un cambio radicale
Le impalcature a forma di aneurisma (a sinistra) sono costituite da fibre microscopiche (a destra) e seminate con cellule per formare vasi sanguigni di ingegneria tessutale.

Questo approccio rivoluzionario ai test sui dispositivi medici non solo è in linea con gli standard etici globali in evoluzione, ma garantisce anche una maggiore accuratezza e precisione grazie all’uso di cellule umane. Rende possibili impatti immediati sul campo medico, garantendo risultati dei test più sicuri e affidabili.

“Lavorare a fianco della Mayo Clinic è stato fondamentale per raggiungere questo traguardo”, ha affermato Eric Bennett, CEO di Frontier Bio. “Mentre il nostro obiettivo immediato è ridurre l’uso della sperimentazione animale fornendo nuovi strumenti per lo sviluppo e la valutazione dei dispositivi medici, siamo anche entusiasti del potenziale a lungo termine delle nostre innovazioni. Immaginiamo un futuro in cui i tessuti ingegnerizzati possano trasformare la medicina, eliminando la necessità di donazioni di organi”.

La ricerca di Frontier Bio è stata supportata dal programma Small Business Innovation Research (SBIR) altamente competitivo della National Science Foundation (NSF ), che finanzia concetti in fase iniziale e ad alto impatto e stimola l’innovazione tecnologica con oltre 200 milioni di dollari assegnati ogni anno.

Per aumentare i propri sforzi, Frontier Bio ha annunciato l’aggiunta del dottor Samand Pashneh-Tala, un esperto in ingegneria dei tessuti, al proprio team. “L’esperienza di Sam amplifica le nostre capacità, garantendoci di rimanere in prima linea nei progressi immediati e futuri nell’ingegneria dei tessuti”, ha affermato Bennett.

“Frontier Bio sta facendo molto di più che limitarsi a creare tessuti umani coltivati ​​in laboratorio. Stanno aprendo la strada a un futuro in cui i donatori di organi non saranno più necessari e la sperimentazione sugli animali sarà una cosa del passato”, ha affermato George Church, un noto genetista e consulente di Frontier Bio.

 

 

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Andrea Gambini

Mi piace leggere e scrivere da sempre. Ho iniziato a lavorare in redazione come giornalista sportivo nel 2008, poi la passione per il giornalismo e per il mondo della comunicazione in generale, mi ha permesso di ampliare notevolmente i miei interessi, arrivando negli anni a collaborare con le più svariate testate giornalistiche online. Mi sono poi avvicinato alla stampa 3D, colpito dalle grandissime potenzialità di questa nuova tecnologia, che giorno dopo giorno mi hanno spinto a informarmi sempre più su quella che considero una vera rivoluzione che si farà presto sentire in tantissimi campi della nostra vita quotidiana.

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