All’NPE si lavora per cambiare il modo di utilizzare la plastica, anche nella stampa 3D

Mentre l’obiettivo finale della stampa 3D è la drastica diminuzione dell’uso di materie plastiche ottimizzandone l’uso in base alla produzione, la verità è che con tutta probabilità si tratta principalmente di utilizzarlo meglio. L’idea quindi è di rendere migliori e più utili tutto ciò che può essere smaltito o riciclato, e in modo più efficiente. All’NPE, la Fiera Internazionale delle Plastiche da poco svoltasi a Orlando (Florida), la stampa 3D ha letteralmente rubato la scena, dimostrando di poter essere – per l’industria della plastica – un grande alleato, sia in termini di visibilità mediatica, sia per alimentare lo sviluppo creativo.
Alla mostra, oltre 2.000 aziende hanno mostrato le tecnologie emergenti che stanno plasmando il futuro della plastica, comprese diverse stampanti 3D e robot come Freeformer – una delle attrazioni principale all’ultimo Euromold e che da poco ha fatto il suo debutto ufficiale degli Stati Uniti. Anche Stratasys era presente per mostrare le capacità dei suoi sistemi Polyjet 3D. Inoltre, la fiera ha messo in mostra le applicazioni virtuose di produzione di plastica con “The Waste Zone Zero”, in sono state esposte le migliori novità nel campo del riciclaggio – tipo il braccio protesico progettato dall’adolescente prodigio Easton LaChappelle e realizzato con i materiali fatti da PolyOne, uno dei più grandi produttori di materie plastiche degli Stati Uniti.
“Stiamo lavorando per trovare il modo in cui la stampa 3D possa portare ai nostri clienti un nuovo livello di innovazione. Insieme con le nostre risorse di progettazione, stiamo esplorando questa tecnologia per valutare iterazioni più velocemente e ottimizzare il processo di produzione”, ha spiegato Cathy Dodd, Vice Presidente del Marketing di PolyOne.
L’industria della plastica statunitense non è mai stato così sano: le esportazioni sono in aumento e l’incremento della produzione di gas naturale ha permesso un netto taglio dei costi. Si tratta di uno dei pochi settori in cui i lavoratori stanno vedendo la crescita dei salari e tutto questo, come prevedibile, porta anche a un aumento degli impegni e allo sviluppo di nuove tecnologie.
Alcuni dei prodotti più affascinanti esposti a NPE e legati alla stampa 3D, però, erano le automobili: in particolare due modelli molto famosi quali la Strati (che Local Motors utilizzato per mostrare le possibilità offerte dalla stampa 3D), mentre l’altra è la Shelby Cobra, che persino il presidente Obama ha recentemente utilizzato come esempio per mostrare le potenzialità estreme dei processi di stampa 3D industriali su larga. Techmer, che ha fornito i composti in fibra di carbonio per il corpo e il telaio, aveva addirittura uno stand dedicato: inutile dire che non è passato inosservato, anche all’interno degli oltre 3 milioni di metri quadrati di show.