Tutte le scarpe da donna stampate in 3D
Le donne, quasi tutte, nutrono una passione viscerale per le scarpe. Un po’ come gli uomini, quasi tutti, amano il calcio (o il suo equivalente declinato nelle varie culture). Soprattutto a loro, le donne che amano le scarpe, la stampa 3D offre opportunità incredibili. Per ora solo come vetrina per nuovi modelli impossibili da realizzare con i metodi tradizionali ma in futuro offrendo la possibilità a chiunque di creare – o farsi disegnare – la scarpa dei propri sogni e poi stamparsela in casa solamente premendo un pulsante.
Infatti, di fianco ai modelli avveniristici stampati in 3D da famosi designer, trovano spazio anche modelli ancora più impossibili – o comunque improbabili – creati da persone comuni e stampati attraverso i servizi online di stampa 3D.
STILE STAMPATO
Allo scorso Paris fashion show, la stilista Iris van Herpen e il designer olandese Rem D Koolhaas (fondatore della società United Nude che crea scarpe basate su modelli architettonici) hanno presentato una linea di 15 modelli stampati usando le stampanti Objet Connex e Objet Eden di Stratasys, usando resine rigide. Le opache. La collezione, intitolata “Wilderness Embodied“, presenta modelli in cui geometrie intricatissime imitano elementi naturali spingendo i limiti del design.
Anche se i materiali di stampa continuano a evolversi, le scarpe interamente stampate devono per forza utilizzare plastiche di vario tipo: non è ancora possibile stampare con il cuoio o con la stoffa. Però ciò non significa che i materiali tradizionali non possano beneficiare delle possibilità offerte dalla stampa 3D. Lo dimostra il progetto Natural Selection di Liz Ciokajilo, studentessa del London College of Fashion: invece di stampare le scarpe, ha stampato un modello plastico che ha poi utilizzato per creare calzature molto originali usando fibre naturali.
Altri designer britannici hanno già abbracciato totalmente la stampa 3D. L’ha fatto Kerrie Luft, che ha esposto le sue creazioni nella Shoe Gallerie del negozio di Selfridges su Oxford Street in centro a Londra. Le sue scarpe, create con il metodo Laser Sintering di EOS, presentano tacchi da capogiro ma studiati scientificamente per sostenere al meglio chi le indossa.
Anche un altro designer di scarpe inglese, Brian Oknyansky, ha sfruttato la stampa 3D per creare scarpe con tacchi realizzati su misura per chi le indossa. Secondo la mia modesta opinione le Split Heels, così sono state battezzate, sono un po’ troppo appariscenti, ma se vi piacciono le trovate sul sito Shoesbybrian.com. Partono da 390 sterline.
L’aspetto più affascinante della stampa 3D, però, è che, con un po’ di pratica, tutti possono creare le scarpe dei loro desideri, stampandole per ora attraverso i servizi online di iMaterialise ma in futuro anche attraverso sistemi personali. Per esempio Katrien Herdewyn, studentessa di fisica e di design delle scarpe a Sint Niklaas, che ha creato una paio di scarpe ispirato dalle proprietà particolari della nanotecnologia. Oppure Marieka Rastma, il cui modello “Juxtapose” ricrea il contrasto tra gli alberi e i grattacieli di Boston. Il mio preferito, però, è il terzo, intitolato Bone Shoes dal suo creatore, lo studente sud americano Manuel Vogel, che ha voluto creare delle scarpe in cui si esaltano strutture ossee come le costole e la spina dorsale.
Pensate che la possibilità di stamparvi le scarpe in casa appartenga al futuro? Vi sbagliate. Cubify, la divisione consumer di 3D Systems, ha appena rilasciato i design (creati da uno degli artisti che vende i modelli sul network di Cubify, Janne Kyttanen di 3D SYstems) di 4 diverse paia di scarpe che possono essere stampate a casa, attraverso una stampante personale Cube X. Vedere per credere.
http://www.youtube.com/watch?v=hIV40J0o7Nw