Samsung ed Energy Group portano le stampanti 3D nelle scuole italiane

Samsung ed Energy Group hanno recentemente introdotto in tre scuole italiane – l’Istituto Scolastico Maria Immacolata di Gorgonzola (Milano), l’Istituto Comprensivo Mazzini di Modugno (Bari) e la Direzione Didattica di Fucecchio (Firenze) – altrettante stampanti 3D.
Questo progetto sperimentale (che oltre agli istituti nostrani vede coinvolte scuole in Germania, Regno Unito, Spagna e Svezia) permetterà agli studenti (ma anche ai loro professori) di arricchire i propri percorsi didattici con una MakerBot Replicator.
I medesimi istituti erano già stati selezionati per il programma Smart Future e dunque già muniti di e-board e tablet Samsung. Ora, sempre sotto la supervisione del CREMIT dell’Università Cattolica di Milano, gli studenti potranno integrare l’uso di tali dispositivi con la stampa 3D.
“Il progetto è interessante” osserva Pier Cesare Rivoltella, Direttore CREMIT “e vogliamo verificare le possibilità inclusive della stampante (ad esempio nel supporto di bambini ipovedenti o non vedenti) e la sua integrazione nella didattica di tutti i giorni”.

Lucio Ferranti, Presidente di Energy Group ha dichiarato: “oggi qui si comincerà a fare manifattura digitale ed Energy Group sarà il riferimento per le scuole che cominceranno questo percorso innovativo. Utilizzeremo la nostra esperienza, mutuata in tanti anni dalle aziende con cui collaboriamo, per fare in modo che i semi che piantiamo oggi portino frutto tra qualche anno”. Ferranti ha poi ricordato che i filamenti usati da MakerBot sono in PLA ovvero in acido lattico polimerizzato, materiale ecologico che viene estratto dal mais o dalla canna da zucchero ed è quindi ben adatto ad ambienti come quelli scolastici.
Ci è parso infine emblematico il fatto che Samsung, dopo aver ceduto la sua divisione Stampanti (tradizionali) ad HP per circa un miliardo di dollari, stia incentivando nelle scuole la stampa 3D. Come a dire un nuovo mondo sta sorgendo ed è quantomeno prioritario che ci si prepari a viverlo sin dalle scuole primarie. “Ci auguriamo che questo sia solo l’inizio” sottolinea Mario Levratto, Head of Marketing and External Relations di Samsung Electronics Italia “e che la sperimentazione possa essere estesa ad altre scuole in tutta Italia”.