La nuova collezione di lampade di Alessandro Zambelli si prepara per la Design Week di Milano
L’anno scorso, proprio di questi tempi, abbiamo parlato della collezione Afilia Lamp di Alessandro Zambelli, per il pioniere delle 3D lampade stampate in 3D .exnovo. Quest’anno il giovane designer italiano è pronto a presentare la sua nuova collezione Maggiolina, che comprende lampade da tavolo e da parete sinterizzati tramite laser e completate da un supporto in ceramica. La nuova lampada è stata presentata alla mostra Maison et Objet di Parigi ed è già stata accolta in maniera più che positiva dalla critica del design, lasciando intendere che sarà uno dei momenti salienti della Design Week di Milano il prossimo aprile.
Zambelli ha conquistato la notorietà lo scorso anno per essere stato uno dei primi progettisti a mostrare le potenzialità della tecnologie di stampa 3D, combinando complesse geometrie in nylon con una base di legno pregiato fabbricato tradizionalmente. In questo modo – parole sue – il valore percepito dell’oggetto è significativamente superiore rispetto a uno realizzato in nylon. La lampada Maggiolina porta questa linea di pensiero ancora più avanti, sostituendo il legno con la ceramica.
La Maggiolina riprende anche ispirazione dal mondo vegetale vegetale (come fece già Afilia, che significa “senza foglie”), con la lampada che ricorda richiama alla mente il guscio di una coccinella – una sorta di “metamorfosi kafkiana”. Tutto questo, così come anche lo stesso nome, dà le lampade uno stile decisamente originale, che riflette appieno l’approccio del designer.
Le lampade di Zambelli sono prodotte e distribuite da .exnovo, un’azienda pionieristica specializzata in prodotti di design creati usando stampanti 3D. E la “casa madre” di questa azienda, HSL, è uno dei principali servizi di prototipazione rapida e produzione additiva professionale del Nord Italia più, e ha creato l marchio .exnovo (e la sua sorella .bijouets) per portare queste tecnologie a un pubblico più vasto.
La collezione è disponibile nei colori bianco, marsala, senape e ottanio; ogni modello misura 148 x 153 x 115 mm ed supporta una lampadina E14 3W. La sua metamorfosi, però, non si limita a un livello puramente concettuale, ma si estende anche al livello della produzione, muovendosi a cavallo tra i metodi tradizionali e quelli più avanzati: una creazione che proietta ancora più luce su ciò che il futuro del design ci riserva grazie alla stampa 3D.