Estrusione
FDM – FFF – PJP – FFF-DELTA – LDM – DED – EBAM
La tecnologia che permette di creare oggetti fondendo ed estrudendo un filamento di termoplastica ha diversi nomi. I più utilizzati sono FDM (Fused Deposition Modeling), che è il nome della prima tecnologia brevettata, ed FFF (Fused Filament Fabrication), che è il nome generico utilizzato per definire i progetti open source nati dopo che il brevetto FDM è scaduto nel 2010. 3D Systems ha creato la propria versione, Plastic Jet Printing of PJP per definire la tecnologia usata dalle sue stampanti della serie Cube.
La ragione per cui l’FDM è così diffuso è che è stata la prima tecnologia di stampa 3D ad arrivare a disposizione della gente comune. Una volta scaduto il brevetto, infatti, molti hobbisti e ingegneri hanno sviluppato i propri sistemi low cost basati su questa tecnologia che, nella sua forma più basilare, risulta piuttosto semplice. Un braccio meccanico controllato da un processore (quindi un braccio robotico), sposta un estrusore che scioglie un filo di plastica, usandolo per creare gli strati di un oggetto in base alle istruzione di un modello digitale in CAD.
In questa categoria (estrusione) rientrano anche diversi altri processi che non richiedono necessariamente la fusione del materiale. Per esempio tutte le tecnologie di estrusione pneumatica per materiali pastosi che possono essere ceramiche, cemento (per le case) o terriccio ma anche molti sistemi sperimentali per la stampa 3D di cibo e molte delle principale biostampanti (che usano dei gel di cellule staminali chiamati idrogel).
Sempre nel campo dell’estrusione rientrano anche alcuni processi a metallo. In alcuni casi si tratta di fondere e depositare polveri metalliche con una sorgente laser, in altri invece viene fuso un vero e proprio filamente di metallo usando dei potenti sistemi di saldatura a fascio di elettroni. Queste tecnologie sono usate soprattutto nella grande industria delle macchine utensile.