Studenti americani stampano un razzo in 3D

Tutte le attività governative sono “offline”, a causa di una stupida battaglia politica tra Obama (che in questo caso ha ragione) e i Repubblicani (che hanno torto marcio come al solito) che si sono impuntati sul tetto massimo del debito pubblico (scelta comprensibile, peccato che la applichino solo per non offrire la sanità pubblica ai poveri e non ci abbiamo mai pensato quando si trattava di spendere miliardi per mandare truppe in Afghanistan e Iraq) e quindi hanno bloccato qualsiasi spesa pubblica, causando la chiusura quasi totale delle attività governativa inclusa la NASA.
Eppure la corsa americana allo spazio non si ferma grazie a iniziative come gli Students for the Exploration and Development of Space (SEDS) della Jacobs School of Engineering della University of California San Diego (UCSD) e i Friends of Amateur Rocketry.
Gli studenti con la passione per lo spazio e gli amici dei razzi hanno quindi collaborato per realizzare il primo motore razzo stampato in 3D non dalla NASA.
Si chiama Tri-D e in effetti la NASA ha contribuito in parte alla sua realizzazione e design attraverso il suo Marshall Space Flight Center. Lungo 17,7 cm e stampato interamente in metallo, il Tri-D è in grado di lanciare in orbita dei nanosatelliti dal peso inferiore ai 1,33 Kg. Il motore stesso pesa 4,5 Kg ed è composto di una lega di cromio e cobalto, brucia kerosene e ossigeno liquido ed è in grado di produrre circa 90 Kg di spinta.
La stampa 3D è stata condotta dalla società GPI Prototype and Manufacturing Services usando una tecnica chiamata Direct Metal Laser Sintering che consiste nel distribuire una polvere del materiale di stampa (in questo caso la lega di cromio e cobalto) sulla superficie di stampa per poi utilizzare un laser per fondere il metallo formando una sezione trasversale del componente da stampare. A questo punto la macchina distribuisce un altro strato di polvere e il processo continua finché il prototipo è pronto. E ha questa forma qui:
Poi, quando lo accendono, fa così: