Victory Motorsport supera il record di velocità a Bonneville con la stampa 3D di CRP USA

Negli Stati Uniti molti circuiti per le gare automobilistiche sorgono in luoghi naturali bonificati ricchi di fascino, come le sabbie compatte delle spiagge della East Coast e i letti dei fiumi in secca della California.
Tra questi vi è senza dubbio il deserto di sale di Bonneville, che si trova nella parte orientale della città di Wendover, nello stato dello Utah. Per oltre 100 anni la Bonneville Speedway – la pista specifica per i record di velocità su terra nella salina di Bonneville – ha alimentato un forte spirito competitivo attirando piloti del calibro di Mickey Thompson, Bobby Issac (di fama NASCAR) e Valerie Thompson (la donna pilota più veloce).
Non c’è bisogno di budget enormi o di migliaia di cavalli per sfidare la Salina. Le classi dei motori vanno da 30 pollici cubi (490cc) a 501 pollici cubi (8 litri), suddivisi in 12 categorie a seconda della dimensione del motore. Alcuni record di velocità sono sotto alle 100 miglia orarie: con la creatività, un uso intelligente del budget e – soprattutto – con molto coraggio, chiunque può entrare nel libro dei record.
Burton Brown è a capo della Victory Motorsports, una piccola squadra di Dale, nel Wisconsin. Insieme hanno gareggiato all’ultima Bonneville Speedway con il loro Streamliner. L’equipaggio della Victory è una combinazione di abili artigiani e di “guerrieri del fine settimana” che dedicano il loro tempo libero a una forma di corsa automobilistica che richiede un forte affiatamento di squadra.
Premessa
Così Burton racconta cosa pensa dei record di velocità: “Arrivare nel club delle 200 miglia orarie è stato da sempre il mio obiettivo primario. Io e mio padre dicevamo che un giorno avremmo guadagnato insieme il “cappellino rosso”. E quando lui smise di gareggiare, gli promisi che l’avrei conquistato io.
Ed eccomi qui, con i ragazzi della Victory. Sapevamo fin dall’inizio che il nostro Streamliner sarebbe stato in grado di andare a 300 miglia orarie. Ci eravamo posti alcuni obiettivi da raggiungere nella Speed Week 2017. Il primo riguardava il record di 119.015 miglia orarie, imbattuto dal 1979. Non solo speravamo di superarlo, ma addirittura di andare oltre le 250 miglia orarie e ottenere una licenza AA, che ci avrebbe poi consentito di tentare il record delle 300 miglia orarie (sono necessarie diverse licenze per andare a velocità più elevate)”.
Burton continua: “Abbiamo chiamato il progetto “The Junkyard 300” perché il motore sul quale stavamo lavorando proveniva proprio dallo sfasciacarrozze! Abbiamo poi costruito un collettore, aggiunto il Turbocompressore Borg Warner S300 e la pompa di iniezione del carburante OM606 della Dieselmeken AB Sweden
Non abbiamo a disposizione un budget elevato, che altre squadre possono invece permettersi, quindi ci siamo dati da fare come potevamo; alcune parti della vettura sono state comprate su internet, altre erano rimanenze di negozio, altre ancora sono state acquistate in vendite per beneficienza.
Il pilota Jack Costella, che ha gareggiato per molti anni a Bonneville Speedway, una volta disse: “Vai il più veloce possibile con meno soldi che puoi.” Cerchiamo di tagliare i costi dove possiamo, e di utilizzare il denaro risparmiato per i viaggi avanti e indietro dalla Salina. E questo è parte del mio divertimento!”
Il nuovo condotto di aspirazione Windform® SP
Un altro componente-chiave per il raggiungimento degli obiettivi che la Victory Motorsports si era prefissata, è il nuovo condotto di aspirazione progettato da David Woodruff della Design Dreams LLC. Nei primi mesi del 2016, Burton aveva chiesto alla CRP USA di realizzare dei condotti d’aspirazione per l’altra macchina, la sua 240Z, che attualmente detiene il record nelle classi F/GT.
Il nuovo motore della 240Z (E-GT) non sarebbe stato pronto per partecipare alla Speed Week 2017, per cui la squadra iniziò a concentrare tutti gli sforzi sulla Streamliner. A meno di una settimana dalla scadenza del termine per caricare la macchina sul rimorchio e partire per un viaggio di 1600 miglia e 32 ore di guida, la squadra ritenne che il progetto di David Woodruff, troppo complesso, non si sarebbe potuto realizzare con uno stampo standard.
La combinazione delle vibrazioni ad alta frequenza con il sole intenso, oltre alle elevate temperature, avrebbe ulteriormente restrinto le opzioni a disposizione. Burton non aveva più tempo. “Stewart Davis, Director of Operations per CRP USA – spiega Burton – mi chiamò per informarsi sullo stato di avanzamento del motore Z, e così dovetti dirgli che avevamo deciso di concentrarci sulla Streamliner. Gli spiegai – prosegue Burton – che eravamo alle prese con il condotto di aspirazione, e gli chiesi se lui e la sua squadra fossero disposti ad aiutarci in questa sfida. Così, iniziammo a pensare alla possibilità, per CRP USA, di creare il ‘Naca-Scoop’ (condotto di aspirazione NACA).
Senza esitazione, Stewart chiese il modello, e la CRP USA produsse un pezzo assolutamente perfetto utilizzando la tecnologia della fabbricazione additiva- nello specifico, la sinterizzazione laser selettiva – e i materiali compositi per il 3D printing professionale Windform® “.
Il condotto di aspirazione – lungo circa 28 cm, e caratterizzato da una complessa struttura interna – avrebbe rappresentato una sfida interessante per Stewart Davis e suoi ragazzi. Avendo maturato molta esperienza nella realizzazione di condotti di aspirazione NACA in stampa 3D professionale, la squadra della CRP USA era consapevole della mole di lavoro necessaria per rendere lisce le superfici del condotto, condizione indispensabile per avere un flusso ottimale. Stewart Davis riesaminò il disegno del componente: “Il design presentava una complessità maggiore per favorire il flusso dell’aria alla base dell’ingresso del Turbo, il design era cosi complesso da intimidire anche i professionisti più esperti.”
Abbiamo così dovuto realizzare il componente in 3 parti, – continua Davis – ma la nostra squadra è stata in grado di applicare le proprie conoscenze e abilità per fornire una rifinitura ottimale. Il pezzo è stato realizzato in Windform® SP”. La CRP USA ricevette il file definitivo il 26 luglio. Una volta completato, il pezzo fu spedito alla Victory Motorsports, dove arrivò il 1° agosto.
Giunto a destinazione, il condotto di aspirazione fu montato nel vano motore, e tutto sembrava filare liscio; tuttavia, nacque una complicazione quando arrivò la carenatura verniciata. I dati di scansione utilizzati da David Woodruff erano stati sviluppati considerando la superficie esterna della carenatura, e c’era stato un problema di comunicazione con il designer. Burton esaminò il montaggio, “L’accoppiamento al motore era perfetto, ma non entrava nella carenatura”.
Il tempo era ormai agli sgoccioli, e con le lancette che correvano, la Victory Motorsports caricò tutto sul camion e si diresse nello Utah.
“Burton mi invitò a vedere la Streamliner. Quando arrivai, venerdì mattina, – Stewart continua – esaminammo i problemi relativi all’installazione. Cercare di forzare la parte non funzionava. Il Windform® SP è un materiale molto resistente, per cui decidemmo di rompere una sezione del pezzo per lasciare un piccolo spazio, in modo da adattarsi alla curvatura della carenatura, e quindi rinforzarla con la rivettatura di una piastra di supporto in alluminio.”
Utilizzando gli utensili sul posto, la squadra lavorò alacremente sabato e domenica, sia per prepararsi alle prime corse, che per modificare e sistemare il condotto di aspirazione NACA.
Nelle prove libere del sabato la Streamliner aveva segnato due passaggi oltre le 200 miglia orarie, per cui Burton sapeva che c’era la possibilità concreta di superare il record. Domenica le condizioni erano buone, ma la pista iniziava a diventare ruvida in alcune zone. Burton afferma, “La pista era molto più ruvida di quanto avessi mai sperimentato”.
“La miniera adiacente – continua Burton – aveva rovinato la superficie della pista. Al primo passaggio, ci siamo resi conto che la pista era molto ruvida, ma in corrispondenza del terzo miglio e mezzo circa, diventava più liscia. Lo Stremliner resistette a fatica. Al sesto miglio raggiunsi le 234 miglia orarie”.
La radio annunciò che la Victory si era qualificata per il record, e per le prossime 4 ore la macchina dovette rimanere ferma in rimessa per le ispezioni sulla sicurezza, in vista della corsa successiva. Per conquistare un nuovo record, ogni squadra deve completare due corse, e il record viene calcolato facendo la media delle due velocità raggiunte. La seconda corsa si sarebbe svolta martedì mattina, alle 7.
Martedì mattina la Victory accolse con gioia l’annuncio alla radio della gara. La pista era stata spostata su un nuovo percorso, più a sud di circa 150 piedi, a causa della grave situazione in cui versava la pista lunedì sera. Con il motore che sviluppava molta potenza, sarebbe stata la superficie ruvida della pista a rappresentare la sfida più grande. “Mi sentivo abbastanza sicuro, ma avevo bisogno del sostegno dell’equipaggio”: Burton e la squadra sapevano che c’era ancora una possibilità per raggiungere le 300 miglia orarie, se le condizioni della pista fossero migliorate.
“Il condotto di aspirazione in Windform® SP – racconta Burton – aveva dato buonissimi risultati, e aveva resistito ad ogni tipo di danneggiamenti, urti, deformazioni, pur essendo stato modificato con pochi strumenti e in poco tempo. Sono ancora impressionato dalla forza del materiale composito Windform® SP. Non ci ha dato alcun problema, e ha brillantemente sopportato la velocità, la pista ruvida e le vibrazioni. Si tratta di un materiale resistente, molto leggero, che non cede al calore estremo generato nella zona, molto stretta, in cui è alloggiato. Pochi anni fa non avrei mai sognato di avere qualcosa di simile sulla Stremliner.”
Stewart Davis ha dichiarato: “È stato fantastico far parte della squadra Victory Motorspsorts, e ci congratuliamo con Burton e con i suoi ragazzi per il record superato. Ora, che sia lo Streamliner che la 240Z sono stati completati, siamo ansiosi di assistere a nuovi entusiamanti risultati. Siamo fortunati a lavorare con una squadra di persone che sono dedite al loro sport e la Victory Motorsports è un ottimo esempio di duro lavoro e determinazione, caratteristiche necessarie per avere successo”.