Stefano Tempesti, il bronzo olimpico nella Pallanuoto e una mascherina stampata in 3D

Stefano Tempesti, portiere della nazionale italiana di Pallanuoto che ha conquistato la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Rio, ha utilizzato una mascherina stampata in 3D per superare l’infortunio all’occhio che poteva precludere la sua partecipazione all’evento.
Dopo circa un mese dall’intervento chirurgico per il parziale distaccamento della retina dell’occhio destro, il capitano della Pro Recco è tornato in porta nella piscina di Punta Sant’Anna per allenarsi. Per non rischiare ha indossato una mascherina customizzata e stampata in 3D in nylon utilizzando il processo sinterizzazione a calore della stampante 3D Blueprinter M3.
La sinterizzazione a calore (SHS – Selective Heat Sintering) è stato il primo processo di sinterizzazione a basso costo ad arrivare sul mercato. Una stampante 3D M3 dell’azienda danese Blueprinter, infatti, costa intorno ai 20,000 euro, contro gli oltre 200,000 necessari oggi per una stampante a sinterizzazione laser.
Il risultato, però, a quanto si può vedere, è sufficientemente resistente da essere usato da un atleta professionista anche nelle condizioni estreme della piscina. La speciale mascherina a coprirgli buona parte del volto è servita per evitare inutili rischi e per continuare a prepararsi per le Olimpiadi. Un percorso svolto in solitaria nella prima parte di luglio.
Alla fine però la possibilità di usare un accessorio altamente personalizzato ha dato i suoi frutti: non solo Tempesti non ha subito ricadute dopo l’intervento ma è addirittura andato a guidare la nazionale verso un’altra storica medaglia.