Una mano stampata in 3D per far sentire il piccolo Keegen Bair un po’ come Luke Skywalker

L’idea che la protesi di una mano stampata in 3D al costo di 50 euro possa essere paragonabile a modelli che costano migliaia di euro è dirompente, come Malia Spencer, giornalista del Portland Business Journal, ha scoperto di persona quando ha visto il piccolo Keegen Bair ricevere la sua protesi stampata in 3D da Shashi Jain, membro del Portland 3D Printing Lab, che ha organizzato il Meetup dedicato all’iniziativa globale E-nable.
Il piccolo, nato con un pollice completamente funzionale ma senza dita, ha ottenuto una nuova mano, sviluppata appositamente per lui dal fondatore del Gruppo E- nable e del progetto E-nabling the Future, Ivan Owen, giunto da Bellingham, Washington, dove oggi risiede, per parlare dell’organizzazione e del suo lavoro .
Guardare Keegen imparare ad usare la sua nuova mano è commovente e così sono le storie degli oltre 700 attuali membri della comunità. Ogni visita al blog di E-nable può essere disarmante: così tante storie di speranza e di creatività collettiva, di aiutarsi a vicenda solo per la gioia di farlo. O per il divertimento di farlo con la stampa 3D .
Le protesi stampate in 3D sono l’ideale per i bambini perché possono essere facilmente modificate e regolarmente ristampate, spendendo solo intorno ai 50 dollari in materiali, via via che il bambino cresce .
Durante il meetup anche Jordan Nickerson, studente di informatica, ha ricevuto una mano stampata in 3D ma una mano l’ha anche data, aiutando Shashi Jain, che è un imprenditore ed è il proprietario della MakerBot Replicator 2 usata per stampare le protesi, ad automatizzare alcuni dei calcoli necessari nella fase di progettazione della protesi.
Il disegno originale della protesi Open di E-nable è vagamente basato su un progetto che risale alla metà del 1800, che era un semplice apparato basato su carrucole e leve. Oggi è in grado di soddisfare le persone che hanno bisogno di protesi di mano con funzionalità limitate , tuttavia il tasso di sviluppo ed evoluzione è incredibile.
L’ultima volta che ho visitato il blog di E-nabling the Future (neanche 3 mesi fa) c’erano circa 200 membri in tutto il mondo e due modelli di protesi. Oggi i membri sono più che triplicati e ci sono dieci modelli. Due di questi sono modelli parametrici (per dita e palmo), realizzati con il software OpenSCAD (un altro straordinario esempio di creatività collettiva open source). Ciò significa che possono essere facilmente modificati e montati semplicemente cambiando alcuni valori numerici.
A questo ritmo, e grazie alla creatività collettiva e collaborativa, non passerà molto tempo prima che una protesi stampata in 3D a casa diventi ancora più avanzata di quelle realizzate con metodi tradizionali. La tecnologia si evolve rapidamente e un filamento conduttivo efficace non è poi così lontano, così come potrebbero non esserlo i sistemi stampati embedded e la biostampata di tessuti organici artificiali. Quando Keegan Bair compirà 18 anni, la sua mano robotica potrebbe essere molto più simile a quella di Luke.