Un guscio stampato in 3D per il paguro senza casa
La skyline di New York, i templi di Tokyo e Bangkok, i mulini a vento: alcuni dei landmark più riconoscibili della terra sono stati trasformati in gusci per alcuni fortunati paguri dalla giovanissima artista giapponese Aki Inomata, nell’ambito del suo progetto “Why Not Hand Over a Shelter to a Hermit Crab“, cioè “perché non dare un rifugio a un granchio eremita”?
I paguri in inglese si chiamano infatti granchi eremita perché non nascono con una conchiglia per proteggersi ma ne trovano una disabitata e se ne impossessano. A quanto pare i paguri non sono neanche particolarmente schizzinosi, anzi sembrano dei veri intenditori visto che sembrano apprezzare le stupende conchiglie stampate anche più di quelle naturali.