Stampa 3D e chirurgia, Il Dr. Bizzotto rivela in uno studio i benefici per le fratture del polso

Promotore dell’Italian Digital Biomanufacturing Network (IDBN), il Dr. Nicola Bizzotto chirurgo ortopedico e trumatologico della mano – presso la Dolomiti Sportclinic a Ortisei-Bolzano, Sud Tirolo, Italia, è stato uno dei primi a combinare stampa 3D e chirurgia, in particolare in fase pre-operatoria, e da sempre è un forte sostenitore dei suoi benefici.
Recentemente con un gruppo di chirurghi italiani e un collega svizzero (il Dr. Ivan Tami, “Centro Mano Gomito”, Clinica Ars Medica, Lugano, CH) ha pubblicato uno studio sulla rivista scientifica Injury dettagliando i vantaggi nell’uso della stampa 3D in particolare per le fratture radio distali (del polso).
Lavorare per una clinica ortopedica e traumatologica che tratta diversi professionisti degli sport invernali, Bizzotto ha maturato una significativa esperienza nel trattamento di lesioni legate al polso. Ha avuto un ruolo fondamentale nella decisione della clinica di diventare la primo nel suo genere ad adottare la stampa 3D, in aggiunta ai dati di tomografia digitali, per riprodurre fisicamente le lesioni del polso e della mano.
“I vantaggi nell’utilizzo di stampa 3D sono apparsi subito chiari in tre aspetti principali del trattamento del paziente“, ha detto il dottor Bizzotto. “Il modello fisico 3D è utilizzato principalmente per lo studio e la preparazione dell’intervento chirurgico e per selezionare la placca chirurgica ideale. Questo si traduce in una riduzione immediata dei tempi e dei costi operativi. Un ulteriore vantaggio è l’uso del modello stampato 3D in comunicazione medico-paziente “.
Lo studio pubblicato sulla rivista Injury ha analizzato i casi di 40 pazienti trattati per una frattura radio distale nelle cliniche partecipanti tra novembre 2014 e giugno 2015. L’osso fratturato, stampato in 3D con un sistema Stratasys, è stato valutato dai chirurghi e utilizzato per la pianificazione pre-operatoria.
Ciò significa che i medici possono usare i modelli ossei stampati per trovare la posizione ideale esatta per l’orientamento delle placche e anche per illustrare la procedura chirurgica al paziente. Le placche metalliche sono state fornito da Medartis, una società svizzera con sede a Basilea, che produce soluzioni mediche per la chirurgia della mano e ha co-finanziato questo studio.
“I tempi in sala operatoria sono stati ridotti di diversi minuti per ogni intervento, il che da solo è sufficiente a giustificare i costi di utilizzo della stampa 3D“, ha spiegato il dottor Bizzotto. “Tuttavia i principali vantaggi diventano chiari quando qualcosa non va come previsto. Poter verificare immediatamente l’esatto posizionamento delle placche ci ha consentito di apportare modifiche immediatamente e senza alcun disagio aggiuntivo per il paziente, che, altrimenti, avrebbero dovuto sopportare un’operazione più lunga o anche una nuova incisione.”
Questa precisione è di fondamentale importanza nella chirurgia del polso dal momento che un difetto nel ripristinare correttamente l’allineamento osseo può causare una funzionalità limitata anche dopo la guarigione. Lo studio ha anche evidenziato che i pazienti hanno riportato uno spiccato apprezzamento verso l’utilizzo di modelli stampati in 3D, il che ha determinato un sostanziale miglioramento nella comprensione della frattura e più fiducia nelle capacità dei chirurghi.
Nel 2016 il Dr. Bizzotto e AITASIT (Associazione Italiana Tecnici radiologici) terranno un corso universitario avanzato sulla stampa 3D di fratture osse”. Il corso ufficiale, prodotto in collaborazione con grandi operatori del mercato come Materialise, 3DZ e Stratasys è aperto a medici, studenti di medicina e di radiologia e mira a promuovere ulteriormente l’uso e l’adozione della stampa 3D in una gamma crescente di applicazioni pre-chirurgiche.