Stampa 3D, Apple ed EV, così Obama rilancerà gli USA
Ogni anno, il Presidente degli Stati Uniti illustra alla nazione quello che è lo stato attuale delle cose e quelle che sono le sue strategie per il futuro nello State of the Union Address. Ovviamente questo discorso assume un’importanza particolare quando è il primo dopo una nuova elezione. Basti pensare a George W. Bush, appena insediatosi, che indirizza gli USAdopo aver vinto un’elezione contestata nel 2000 e il seguente attacco alle Torri Gemelle a settembre 2001 per capire la drammaticità che questo discorso può arrivare ad assumere.
Nel suo discorso alla nazione Barack Obama ha parlato di come rilancerà gli USA e nella sua ricetta ricoprono ruoli particolarmente importanti le auto elettriche, i posti di lavoro Hi-Tech, la stampa 3D e il nuovo programma scolastico STEM, per avviare una nuova fase di R&D (ricerca e sviluppo), come «non si era vista dall’apice dell’Era Spaziale». Obama ha citato direttamente aziende come Apple e Intel, complimentandosi con la prima per aver riportato alcuni impianti manifatturieri sul suolo americano.

Il tema della manifattura domestica è stato particolarmente gettonato anche perché, secondo Obama, i nuovi processi di stampa 3D «hanno il potenziale di rivoluzionare il modo in cui produciamo qualsiasi cosa» e potranno essere usati per creare nuovi impianti manifatturieri Hi-Tech anche nelle regioni più isolate degli States. Insomma, per Obama la stampa 3D non è il futuro ma il presente. La perdita di competitività produttiva riguarda anche noi in Italia: anche se la maggior parte dei politici italiani probabilmente non lo sanno, la tecnologia per la stampa 3D industriale in effetti esiste già: forse dovremmo darci una mossa, se non vogliamo perdere anche questo treno.
La rivoluzione Hi-Tech di Obama non si ferma qui. Il presidente ha parlato di futuri ingenti investimenti del suo governo per «abbandonare definitivamente la dipendenza delle auto e dei camion dal petrolio» sviluppando EV (auto elettriche) sempre più efficienti. L’altro campo che riceverà le maggiori attenzioni e finanziamenti sarà quello scolastico, altro settore che in Italia ha invece subito alcuni tagli profondi. L’idea di Obama è di creare una nuova partnership con le università e le imprese per corsi incentrati su “Science, Technology,Engineering and Math” (STEM).

Tutti questi progetti dovranno ora vedersela con l’approvazione del Congresso e probabilmente molti di loro non vedranno la luce, anche perché gli USA sono alle prese con gravi deficit di bilancio.
C’è però anche una decisione già esecutiva annunciata da Obama per il mondo Hi-Tech: il nuovo decreto sulla cybersecurity che consentirà alle agenzie governative di condividere maggiori informazioni con aziende private per combattere più efficacemente contro leminacce alla sicurezza informatica nazionale.