Sharebot, MakerBot, WASP e le altre: 21 stampanti 3D “low-cost” che stanno cambiando il mondo
Nel giro di pochi anni sono nati centinaia di produttori di stampanti 3D nel mondo. Ce ne sono più di una decina solo in Italia e realizzano alcune delle stampanti 3D meno costose e più performanti che ci siano. Ecco le stampanti 3D che stanno rivoluzionando il mercato.
1) DeltaWASP 2040 Turbo
WASP (World’s Advanced Saving Project) è un’azienda di Massa Lombarda (BO) nata dal sogno del suo fondatore, Massimo Moretti, di risolvere alcuni dei problemi del mondo – tra cui in particolare quello abitativo – attraverso la creazione di stampanti 3D “delta” cioè basate su un un braccio meccanico che “disegna” gli oggetti tridimensinali, offrendo performance superiori alla più comune architettura “cartesiana” delle stampanti 3D a basso costo, in termini di velocità e precisione. Il modello più accessibile è la DeltaWASP 2040, che costa 2.370 euro di cui all’inizio di Marzo esce la nuova versione Turbo, ancora più veloce.
2) Sharebot XXL
Sharebot è il principale produttore di stampanti 3D “low-cost” italiano. Il suo modello più venduto, la NG, è oggi presente presso moltissimi FabLab, aziende, laboratori, studi professionali e case. La nuova scommessa per l’inizio del 2015 si chiama XXL, una delle stampanti 3D che permette di realizzare gli oggetti più grandi in termini di dimensioni orizzontali (oltre 70 cm), ideale quindi soprattutto per insegne, loghi e plastici architettonici. La si può acquistare direttamente dal sito di Sharebot con prezzi a partire da 3.900 euro.
3) Ultimaker 2
Prodotta dall’omonima società olandese, la Ultimaker 2 è la stampante 3D più venduta in Europa e sicuramente tra le più apprezzate al mondo. Uscita a fine 2013, assicura performance ottime in termini di qualità e uno dei migliori rapporti in termini di dimensioni della macchina rispetto alle dimensioni degli oggetti che si possono realizzare. Questo significa che è più facilmente trasportabile e che quindi può essere usata in molteplici situazioni. A breve usciranno anche le nuove versioni Go ed Extended, che saranno rispettivamente di dimensioni più piccole e più grandi, ma con la stessa qualità di base. La versione originale parte da 1.895 euro.
4) Arduino Materia 101
Nel nuovo mondo dei “maker” cioè gli artigiani e gli inventori digitali, Arduino è l’azienda italiana più conosciuta. Co-fondata da Massimo Banzi, produce delle schede elettroniche a basso costo che permettono di realizzare oggetti connessi, intelligenti e robotici. Visto che una stampante 3D è, di fatto, un robot costruttore, nel 2014, grazie a una partnershio con Sharebot, Arduino ha lanciato la propria stampante 3D sul mercato, la Materia 101, potenziata proprio dalle schede Arduino, una piccola stampante 3D che costa meno di 600 euro.
5) 3D Systems EkoCycle Cube
3D Systems è, insieme a Stratasys, il grande produttore di stampanti 3D industriali al mondo. L’anno scorso ha “assunto” il cantante americano will.i.am come direttore creativo. Una delle prime idee dell’artista è stata di modificare una Cube 3, la stampante “da salotto” di 3D System, per creare la EcoCycle Cube, una stampante 3D che usa materiali riciclati dalle bottiglie di bibite come la Coca Coca (che infatti è partner dell’iniziativa). La EkoCycle Cube è in vendita a 1.139 euro sul sito Cubify di 3D Systems, in Italia la distribuisce 3DZ.
6) MakerBot Replicator 5th Gen
Nel 2012 Stratasys, l’altro leader di mercato delle stampanti 3D industriali, ha acquistato MakerBot, l’astro nascente della stampa 3D consumer. Unendo le competenze delle due aziende, le stampanti di MakerBot della serie Replicator, che erano già le più vendute al mondo nella fascia “low cost”, sono state aggiornate con una serie di nuovi sistemi elettronici, automatici e digitali in modo da renderle più facili e intuitive da utilizzare. Il primo risultato di questo connubio è stata la Replicator 5th Generation, che è in vendita in Italia per 2.650 euro.
7) MakerBot Replicator 2
La stampante 3D “low cost” che ha avuto maggior successo in assoluto ad oggi è la MakerBot Replicator 2, oltre alla sua versione “sperimentale” Replicator 2X, che è dotata di un doppio estrusore per creare oggetti composti da due materiali termoplastici diversi. Si parte da 1.890 euro.
8) BEETHEFIRST
Non è una delle più diffuse, ma la piccola stampante 3D BEETHEFIRST della società portoghese Beeverycreative è stata la prima a introdurre un elemento estetico, cioè a rendere la macchina più bella da vedere e non un semplice strumento di lavoro. Trasportabilissima e leggera, la si porta a casa a 1.299 euro.
9) Ultimaker Original
Così come la Replicator 2 è ancora oggi una delle macchine più vendute nonostante sia uscita la nuova generazione di Replicator, la Ultimaker Original è tutt’oggi una delle stampanti 3D più vendute e richieste. La si può comprare solo sotto forma di Kit da assemblare ma anche per questo può essere calibrata meglio di altre stampanti. Chi sa “smanettare” riesce quindi a ottenere risultati di altissima qualità e la si compra per 1.195 euro.
10) FABtotum
In un mondo già così affollato come quello delle stampanti 3D da scrivania, è difficile farsi notare con un nuovo prodotto. Il team italiano di FABtotum c’è riuscito realizzando una stampante 3D di alta qualità che allo stesso tempo è in grado di funzionare da fresa a controllo numerico (per intagliare legno o metallo) e anche da scanner 3D. Basta cambiare la “testina di stampa”. Come per la Ultimaker Original, la community di FABtotum può accedere liberamente ai design originali della macchina e creare nuovi accessori. Inoltre preordinarla ora costa solo 999 euro.
11) Kentstrapper Galileo Smart
Una piccola aziende fiorentina a gestione famigliare, Kentstrapper è stata tra le prime in Italia a credere nella stampa 3D come strumento principe per gli artigiani digitali di domani. Facendo leva sula grande tradizione artigianale del capoluogo toscano, ha creato diverse stampanti 3D tra cui la Galileo Smart, che si può acquistare per solo 799 euro.
12) Autodesk Ember
A un certo punto, però, anche i colossi hanno iniziato a interessarsi alla stampa 3D “consumer”. La prima a farlo seriamente è stata Autodesk, leader mondiale del software di moderazione tridimensionale. Autodesk ha capito che la stampa 3D sarà l’applicazione principale per i tutti i suoi software professionali e amatoriali. Così ha creato anche una sua stampante 3D da scrivania, solo che per farlo ha usato una tecnologia professionale più avanzata chiamata stereolitografia. La stampante 3D di Autodesk è uscita sul mercato a febbraio e costa 5,990 dollari.
13) Zortrax
Altri colossi, come Dell Computers, hanno iniziato a interessarsi alla stampa 3D indirettamente. Così il colosso dei computer si è rivolto a una piccola start up polacca chiamata Zortrax, ordinando 5.000 macchine del modello M200. In effetti le Zortrax sono tra le stampanti 3D da scrivania più affidabili e solide che ci siano e costano 1.599 euro.
14) BQ Witbox
Anche se di dimensioni più piccole, l’azienda spagnola BQ è un gigante tecnologico che produce tablet e smartphone. Da alcuni anni – è stata tra le prime – ha iniziato a realizzare una stampante 3D da scrivania chiamata Witbox, che è considerata tra le più affidabili e migliori per il rapporto qualità/prezzo. Disponibile in vari colori la si può acquistare per 1.690 euro.
15) 3D Systems Cube Pro
3D Systems invece è un colosso della stampa 3D. L’azienda produce decine di diverse stampanti 3D industriali e professionali, anche a metallo, basate su 10 diverse tecnologie e con prezzi che vanno da alcune decine a oltre un milione di euro. La sua stampante 3D “prosumer”, quindi adatta a piccole aziende o studios, si chiama Cube Pro e, nella versione Trio, che costa 3.499 euro, è in grado di stampare in tre materiali diversi. In Italia è distribuita da 3DZ e Selltek.
16) XYZ Da Vinci
Un’azienda che fin da subito ha puntato solo ed esclusivamente al mercato consumer è XYZ. La sua stampante 3D Da Vinci 1.0 ha dimensioni abbondanti e costa solo 499 euro. La si può persino acquistare direttamente da Amazon. L’unico limite è che, come 3D Systems e MakerBot, usa un materiale proprietario che costa molto più del materiale generico.
17) Leapfrog Creatr HS
Se invece volete una stampante 3D molto solida, resistente, capiente e veloce (ma non semplicissima da usare), l’azienda olandese Leapfrog ha lanciato da qualche mese il suo nuovo modello Creatr HS. Tra quelle con doppio estrusore, cioè in grado di creare oggetti in due materiali diversi, è una delle meno costose: 1,999 euro.
18) DWS XFab
L’azienda veneta DWS è il fiore all’occhiello dell’industria italiana della stampa 3D. Produce numerose stampanti professionali 3D di alto livello, per le industrie dentali e orafe, con prezzi che partono da oltre 10.000 euro. Anche se non l’ha ancora lanciata sul mercato, l’azienda sta lavorando sulla XFab, una stampante 3D di livello professionale, basata sulla tecnologia della sterelitografia laser, che uscirà a un prezzo di 5.000 euro.
19) Form1+
La stampante 3D meno costosa, tra quelle basate sulla stereolitografia laser, è la Form1+, creata da un team di ingegneri e designer fuoriusciti dall’Università americana MIT. Formlabs, l’azienda che la produce e la distribuisce, è una delle più interessanti del panorama mondiale e la macchina può essere acquistata sul loro sito ufficiale per 2.999 dollari.
20) DeltaWASP Kit
Così come Ultimaker, anche WASP offre una versione “fai-da-te” della sua stampante 3D delta. La Delta Open può essere acquistata per solo 840 euro sul sito oppure – se abitate a Milano – in negozi partner di WASP, come quello di ItalyMaker, che poi possono anche offrivi tutta l’assistenza e il supporto tecnico per imparare a montarla e usarla.
21) Sharebot NG
Grazie all’impegno costante dei suoi cinque soci fondatori, l’azienda italiana Sharebot ha portato la stampa 3D già in moltissimi FabLab, aziende, laboratori, studi professionali, scuole e case in Italia e all’estero. Il suo modello più venduto ad oggi è la Sharebot NG (Next Generation), una stampante 3D solida e affidabile che si può portare a casa con un investimento che parte da 1.500 euro.
Se il sogno della stampa 3D da scrivania è la manifattura distribuita, l’Italia è probabilmente il luogo più adatto per realizzarlo. L’economia italiana, infatti, si da sempre retta su una rete altamente distribuita di piccole aziende manifatturiere e artigianali. Ecco perché proprio in Italia sono nati tantissimi produttori di stampanti 3D. Ktech, per esempio, ha creato una stampante 3D totalmente wi-fi. Dynamo 3D ha sviluppato la EVO, una delle stampanti 3D più veloci che ci siano. Gimax3D ne realizza una basata sull’esperienza meccanica dei suoi fondatori, così come 3ntr, che ha creato due stampanti 3D (l’A2 e l’A4) di grandi dimensioni, molto solide e in grado di stampare con materiali avanzati. Anche la Creo X1 nasce dall’esperienza meccanica di una grande azienda. Maker Dreams di Venezia ha puntato molto sull’aspetto estetico, così come anche la neonata Ira 3D. Bad Devices ha sviluppato la Bad Printer, una stampante 3D particolarmente tosta, mentre Araknia, basata in Lazio, è orgogliosamente il produttore di stampanti 3D più a sud d’Europa.