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Provata per voi: nuova stampante 3D Stratasys F370

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Sono trascorsi quasi trent’anni da quando Scott Crump inventò una nuova e rivoluzionaria tecnologia chiamata Fused Deposition Modeling (FDM) gettando, di fatto, le basi di quella che è divenuta in seguito l’azienda leader produttrice di stampanti 3D, fondata, appunto, da Crump: Stratasys. Era il 1988 e la tecnologia FDM muoveva i primi passi per diventare quello che oggi rappresenta lo standard nella stampa 3D. Da allora la stampa 3D FDM è cresciuta, si è evoluta, è diventata più accessibile e semplice da usare, ha reso disponibile un sempre crescente numero di materiali di stampa con caratteristiche anche molto diverse tra loro: dal ABS (il primo commercializzato da Stratasys per i propri sistemi FDM risale al 1994) al più recente Ultem, al Nylon.

Nei primi giorni di febbraio Stratasys ha rivoluzionato ancora una volta il mercato della stampa 3D professionale, introducendo sul mercato una nuova serie di stampanti 3D con tecnologia FDM destinate principalmente alla realizzazione di prototipi funzionali e concepite per operare in un ambiente di ufficio, che promettono di essere molto più semplici da usare rispetto alle precedenti: la serie F123.

La stampante Stratasys F370 può tranquillamente essere collocata in un ambiente di ufficio grazie alla silenziosità e all’ingombro contenuto.

Un incontro emozionante

Abbiamo avuto il privilegio di toccare con mano in anteprima l’ammiraglia della nuova serie F123 di Stratasys: la F370. Ecco cosa è emerso dal nostro test.

La stampante 3D F370 è la maggiore di tre “sorelle” – le altre due sono la F170 e la F270 – dalle quali si distingue per la dimensione della camera di stampa che arriva ad un volume di costruzione di 355 x 254 x 355 mm, per la possibilità di caricare contemporaneamente fino a 4 bobine di filamento (2 materiale, 2 supporto) e contare su un ciclo di stampa continuo e non presidiato molto lungo, per la capacità di stampare con un materiale in più: il PC-ABS.

La Stratasys F370 è la maggiore della serie F123 per dimensioni di stampa e scelta di materiali.

La F370, come tutta la serie F123, viene fornita completa di tutto il necessario per stampare in 3D direttamente dal pc, sia in ufficio che da fuori sede. Infatti, il software GrabCAD Print in dotazione con la stampante, permette di lanciare la stampa dei prototipi leggendo i file CAD prodotti con i software più diffusi in formato nativo, senza che sia necessaria la conversione in STL; permette di monitorare le stampe 3D in coda e di visionare la costruzione del pezzo attraverso la fotocamera a bordo macchina. Se la stampante 3D è collegata alla rete e dispone di un accesso Internet, attraverso il cloud protetto di GrabCAD potete controllare da remoto come procede la stampa del prototipo 3D anche attraverso la comoda App GrabCAD Print per smartphone. Davvero comodissimo!

Dopo aver tolto la stampante dall’imballo e posizionata in ufficio collegandola alla presa di corrente, l’abbiamo accesa ed è stato subito evidente che Stratasys ha lavorato moltissimo sulla facilità d’uso di questa macchina dedicata alla prototipazione. Infatti, la procedura di inizializzazione per il primo avvio è completamente gestita dalla stampante e l’operatore deve solo seguire il procedere dell’operazione sul comodo display touch che si trova sul fronte della stampante fino al completamento.

Non ci resta che scegliere il materiale per la stampa 3D del nostro primo prototipo tra quelli che la stampante può usare: ABS-M30 in nove colori, ASA in 10 colori, PC-ABS e, grandissima novità e sorpresa, il PLA! L’uso del PLA (acido polilattico) sulle stampanti 3d professionali Stratasys rappresenta già di per sè una piccola rivoluzione in grado di offrire agli utilizzatori il grande vantaggio di stampare in 3D con un materiale poco costoso e biodegradabile. Se a questo uniamo la nuova modalità Bozza selezionabile facilmente tra i parametri di stampa, otterremo prototipi funzionali in breve tempo e a basso costo per fare delle verifiche di progetto work-in-progress. Per ottimizzare i tempi di stampa in funzione della qualità del risultato che vogliamo ottenere, le stampanti 3D della serie F123 permettono di scegliere tra quattro differenti spessori dello strato – 0.330 mm, 0.254 mm, 0.178 mm, 0.127 mm – con quasi tutti i materiali.

Noi optiamo per il classico ABS che ci sembra il materiale più adatto per stampare il nostro prototipo di test. Nell’apposito alloggiamento inseriamo la bobina con il materiale di supporto solubile che potremo rimuovere con l’apposita vasca di lavaggio o anche manualmente se la geometria del pezzo lo consente.

I materiali sono alloggiati in un comodo cassetto estraibile che può contenere fino a 4 bobine.

Notiamo immediatamente un’altra piacevole novità: i due estrusori di cui è dotata la stampante 3D (uno per il materiale e uno per il supporto) sono facilmente smontabili senza attrezzi per consentire all’operatore di provvedere sia alle operazioni di manutenzione in autonomia, sia di installare all’occorrenza l’apposito estrusore ottimizzato per stampare con il PLA. I nuovi estrusori, o testine di stampa se vi piace di più, sono dei concentrati di ingegneria. Infatti, una volta installati e inizializzati, la macchina li riconosce e vi fornisce tutte le informazioni necessarie per ottimizzarne l’uso.

Per la stampa in 3D del prototipo abbiamo scelto di utilizzare come ‘sorgente’ la chiavetta USB, dove abbiamo salvato il file da stampare, collegata alla porta USB di cui è dotata la F370 e avviare la stampa dal pannello touch. Questa nuova possibilità si aggiunge a quella più tradizionale che permette di avviare la stampa direttamente dal PC collegato in rete o alla porta USB della stampante 3D attraverso il software GrabCAD Print.

Possiamo vedere la stampa del prototipo all’interno della camera di costruzione riscaldata attraverso il portello di vetro frontale che provvede ad un ottimo isolamento termico. Quasi non ci accorgiamo che la stampa 3D è in corso perché la F370 è davvero molto silenziosa.

Mentre gli estrusori proseguono la costruzione del prototipo depositando strati di filamento fuso sul piano di stampa, noi possiamo dedicarci ad altro. Torneremo quando attraverso la console di GrabCAD Print vedremo che la stampa 3D è ultimata.

 

Prototipo di carenatura di una moto stampato in 3D con ABS-M30 su Stratasys F370

La stampa 3D del prototipo in ABS-M30 usato come test si è conclusa con un risparmio di tempo pari al 30% rispetto a quello impiegato da una stampante 3D Stratasys Dimension Elite: un bel vantaggio!

Il primo incontro con la serie F123 e con la stampante 3D F370 in particolare ci ha davvero entusiasmato.

Ora non ci resta che continuare a stampare altri prototipi con altri materiali e tenervi informati sui risultati.

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