
PiùAdditive, la prima mostra di produzione additiva ideata da AITA, l’associazione italiana delle imprese AM, ha concluso la sua prima edizione con una buona affluenza e un generale sentimento di soddisfazione tra organizzatori, espositori, relatori e partecipanti. La manifestazione si è svolta all’interno di BIMU, una delle più grandi fiere europee per l’industria delle macchine utensili, giunta alla 33a edizione. Organizzato da UCIMU, l’associazione italiana delle aziende di macchine utensili (che fa parte di CECIMO a livello europeo), BIMU si svolge ogni due anni a Milano, in Italia.
Spinto dall’ottima posizione in uno dei più grandi polo fieristici industriali del mondo (Rho FieraMilano) e dall’adiacente Xylexpo, dedicato all’industria della lavorazione del legno, l’evento ha riunito molti attori di rilievo dell’industria italiana della manifattura additiva, oltre a operatori globali che cercano di costruire una presenza più forte nel mercato chiave italiano. I grandi produttori di hardware come EOS, Velo3D, Trumpf, Prima Additive e HP sono stati tra le principali attrazioni per i grandi utilizzatori locali di AM nel settore automobilistico, aerospaziale e medico alla ricerca delle ultime tecnologie per far crescere le proprie attività.
I migliori oratori
La rassegna PiùAdditive si è aperta con un panel sul palco principale BIMU che ha visto la partecipazione di Filip Geerts, Direttore Generale, CECIMO, l’associazione europea dell’industria delle macchine utensili a cui partecipano associazioni nazionali come UCIMU (gli organizzatori di BIMU). affiancato da Salvatore Majorana, Direttore di Kilometro Rosso, uno dei più grandi poli industriali e incubatori al mondo, e Luca Iuliano, Professore Ordinario del Politecnico di Torino che è anche Coordinatore del Centro Interdipartimentale (IAM@PoliTo – Integrated Additive Manufacturing). Inutile dire che tutte queste figure professionali di alto livello hanno mostrato un interesse molto profondo per promuovere l’adozione e lo sviluppo dei processi AM. Hanno anche fornito il trampolino di lancio a molteplici sessioni di panel ad alto livello, che si sono svolte presso lo stand AITA.

Tra questi diversi casi applicativi e un’intensa attenzione alla AM biomedica, che ha mostrato come il settore si stia rivelando sempre più terreno fertile per l’adozione di tecnologie additive. Le applicazioni spaziavano dalle soluzioni di laboratorio alla produzione di protesi, parti di organi da impiantare nei pazienti e ausili per i chirurghi. Attraverso la flessibilità e la personalizzazione, AM consente l’implementazione di metodi terapeutici che possono migliorare il trattamento riducendo i costi associati e gli impatti sociali.
Un altro convegno si è concentrato sullo “Stato dell’arte e l’evoluzione futura della standardizzazione nel settore AM”, mentre uno dei momenti salienti è stato il convegno organizzato dal gruppo Women in 3D Printing (Wi3DP), che ha visto la presentazione di numerosi casi di studio da donne che stanno scrivendo la storia di AM in Italia e nel mondo, dalla professoressa Marinella Levi a Valira Tirelli, CEO di Aidro e Luisa Elena Mondora, CEO della startup in rapida ascesa F3nice.

Un nuovo focus

Un altro elemento che ha evidenziato il nuovo approccio dell’evento è stato il focus sulle startup, qualcosa che è tradizionalmente impegnativo in Italia ma che ora sta iniziando a vedere qualche movimento, soprattutto in AM. Ho avuto il piacere di moderare la conferenza e presentare le 7 startup nell’AdditiveStartup Italia Pitching Event 2022.
La giuria – composta da Vito Chinellato per AM Ventures, Paolo Gregori per Trentino Sviluppo SpA ProM Facility, Alessandra Melchioni per Kilometro Rosso, Leonardo Giagnoni per Italian Angels for Growth, Misal Memeo per Vertis SGR, Leonardo Massa s Tech Transfer Fund e Stefano Casaleggi per Friuli Innovazione – ha selezionato i vincitori della terza edizione:
SPEM – startup innovativa nata nel 2018 ha vinto il primo premio con il suo progetto De-icing, un’idea protetta da brevetto che mira a sviluppare un innovativo sistema di sbrinamento additivo per aumentare la rigidità, ridurre i consumi energetici e semplificare le procedure di installazione.
Il secondo premio è andato al PROJECT ASTRA di Antanor, che mira a migliorare la ripetibilità dei processi di produzione additiva e le prestazioni meccaniche di componenti in leghe metalliche, ceramiche avanzate e compositi a matrice metallica utilizzando la stampa 3D. Partendo da scarti e scarti di materiali metallici e ceramici, Atanor attua un processo caratterizzato da un basso impatto ambientale che le consente di offrire materiali di alta qualità, a prezzi competitivi, per diversi settori industriali.

Il terzo premio è andato a SphereCube – spin-off del Politecnico Universitario delle Marche e startup innovativa che sviluppa una stampante 3D basata su una tecnologia brevettata che consente la realizzazione di parti composite con migliori proprietà meccaniche e termiche, utilizzando fibre continue e materiali compositi termoindurenti, di particolare interesse per settori esigenti come quello aerospaziale.
Altri progetti partecipanti includevano MAT3D, un’azienda specializzata in materiali di ingegneria avanzata per la fotopolimerizzazione e DoGreen3D specializzata in fotopolimeri sostenibili (oltre l’80% di origine vegetale). Lo specialista di progettazione generativa Puntozero 3D ha presentato il suo sistema per l’implementazione nell’ottimizzazione DfAM e CAE per la progettazione di parti AM. Sidutech, infine, ha partecipato presentando un sistema per la gestione avanzata dei ricambi tramite stampa 3D.

Le aziende selezionate avranno un’ulteriore opportunità di crescita attraverso, mentoring di AM Ventures, una visita con sessione di mentoring tecnologico ai laboratori PromFacility di Trentino Sviluppo, Additive FVG di Friuli Innovazione e LiSA TECH di Kilometro Rosso; inoltre potranno usufruire di uno spazio libero all’interno dell’incubatore certificato Friuli Innovazione.
Metallo, strumenti e non solo
I produttori di ferramenta, in particolare i produttori di ferramenta in metallo AM, hanno inevitabilmente avuto il ruolo più importante in una fiera che si svolgeva nel contesto dell’industria delle macchine utensili di BIMU. EOS ha presentato numerose applicazioni e anticipato l’approccio senza supporto che sarà completamente svelato nei prossimi giorni. Velo3D ha reso BIMU uno degli eventi chiave nella strategia dell’azienda statunitense per entrare nel mercato italiano, considerato uno dei più strategici per l’espansione europea.

Poiché i due produttori locali di hardware in metallo AM Prima Additive e 3D4Mec hanno avuto una presenza importante nell’area espositiva. Prima Additive, come anche la società tedesca Trumpf, presente, erano le uniche aziende a offrire sia la tecnologia PBF che DED. La giovane azienda italiana 3D4Mec (che sviluppa sistemi material-specific 3D4Steel e 3D4Brass) ha chiuso la lista delle aziende metal PBF all’interno dello spazio PiùAdditive mentre Renishaw era presente solo al di fuori dell’area PiùAdditive, tra le aziende pure di macchine utensili. HP ha colto l’occasione per iniziare a presentare le nuove applicazioni possibili con la sua nuova tecnologia binder jetting Metal Jet al mercato italiano, dopo aver consolidato un ruolo di leadership nella produzione di polimeri AM.
La particolarità di PiùAdditive è che, mentre fa parte di una fiera dell’industria delle macchine utensili con un focus particolare sulla lavorazione dei metalli, è anche aperta alla produzione additiva di polimeri. Tra le aziende che possono beneficiare di questo doppio status ci sono alcuni dei maggiori produttori italiani di CNC, Camozzi e Breton, che hanno allestito i loro stand al di fuori dell’area PiùAdditive della fiera, tra gli altri produttori di macchine utensili ma potrebbero cambiare approccio poiché AM continua a crescere.
Sia HP che EOS hanno presentato anche sistemi hardware sia in metallo che in polimero nella sezione PiùAdditive di BIMU. Stratasys era rappresentata da Overmach, uno dei suoi più grandi e longevi partner per il mercato italiano. Nel suo grande stand nella sezione PiùAdditive (l’azienda è anche distributore di macchinari standard), Overmach ha presentato anche i sistemi AM in metallo di SLM Solutions e le tecnologie LFAM di Caracol, un’altra giovane azienda italiana in rapida crescita, che punta a espandersi a livello globale. Qualcosa sembra cambiare nel mercato AM italiano incentrato sulla prototipazione. Le prossime edizioni ci diranno se si tratta di una tendenza temporanea o qualcosa di più grande.