Marshal ADG stampa in 3D parti per il volo grazie ai sistemi FDM di Stratasys

La società specializzata nel campo aerospaziale e della difesa Marshall Aerospace and Defence (ADG), una delle realtà indipendenti e di proprietà privata più grandi al mondo per questo settore, ha scelto la stampa 3D FDM di Stratasys per produrre parti pronte all’uso da installare sui propri veivoli. Una decisione che permetterà a Marshall ADG di produrre in serie parti specifiche da installare sui velicoli per uso militare, civile e privato, producendo al contempo specifiche attrezzature di terra a costi inferiori rispetto alle alternative in alluminio.
Il gruppo sta utilizzando le stampanti 3D Stratasys Fortus 450mc per una gamma di applicazioni complesse, tra cui guide di foratura, modelli di maschere, staffaggi congiunti e attrezzaggio composito realizzato con l’ausilio di stampi: il tutto prodotto regolarmente in volumi ridotti in sole 24 ore dalla richiesta del tecnico. La stampa 3D on-demand di parti approvate per il volo consente all’azienda di produrre componenti più leggeri rispetto a quelli realizzati con i metodi tradizionali, con una maggiore rapidità e a costi ridotti.
“La tecnologia FDM ha cambiato completamente il modo in cui lavoriamo, e le stampanti 3D per il settore aerospaziale, insieme ai materiali, ci consentono di rispettare le scadenze sempre più strette e i requisisti di lavorazione complessi”, ha spiegato Chris Botting, ingegnere addetto ai materiali, ai processi e alla fabbricazione additiva per Marshall ADG. “Non c’è alcun dubbio che in futuro la stampa 3D continuerà ad avere un impatto significativo sulle modalità di progettazione e realizzazione all’interno della nostra azienda”.
L’azienda, inoltre, utilizza la stampante 3D Fortus 450mc per creare parti finali da utilizzare a terra. Di recente Marshal ADG ha creato un prototipo di adattatore per condotti per attrezzature di terra di importanza fondamentale, essenziale per fornire aria fresca per raffreddare l’avionica del velivolo e prodotta, in questo modo, con costosi di processo decisamente più contenuti rispetto a quelli basati sull’alluminio.
“Per la fabbricazione in programmi di ingegneria complessi abbiamo bisogno di un metodo in grado di creare un condotto preciso, complesso, funzionale e leggero in modo efficiente e con costi di attrezzaggio minimi. È qui che si inserisce perfettamente la stampa 3D. Ma abbiamo anche bisogno di garantire che il condotto prodotto sia approvato per il volo dall’EASA”, ha continuato Botting. “Di conseguenza, stiamo utilizzando la stampante FDM Stratasys Fortus 450mc e la resina ULTEM 9085, un materiale di stampa 3D resistente e allo stesso tempo leggero, caratterizzato da un’elevata resistenza termica e chimica. Questa scelta si è rivelata fondamentale per rispettare i rigidi requisiti del settore, dal momento che ora possiamo stampare in 3D parti con i requisiti di fiamma, fumo e tossicità desiderati da utilizzare all’interno del velivolo”.