Stampa 3D dei metalli preziosi a quota 4,1 mld di dollari tra 10 anni

Considerando che il mercato dei prodotti stampati in 3D con polveri di metalli preziosi è appena nato, il nuovo rapporto di Smartech, stilato da Scott Dunham, traccia un quadro abbastanza scintillante. La verità è che, da quando sono stati risolti i problemi di assorbimento di energia del fascio laser, che modificava le caratteristiche estetiche e funzionali dei pezzi finali, è stato finalmente possibile sfruttare a pieno il potenziale della manifattura additiva nella produzione con metalli preziosi. Era già chiaro che questo potenziale fosse enorme (per questo AM aziende hanno lavorato così duramente per risolvere i problemi) visto che coinvolge diversi settori tra cui gioielli, elettronica e dentale.
Dunham prevede che il mercato dei componenti e prodotti in metalli preziosi stampati in 3D crescerà fino a 2,6 miliardi di dollari entro il 2020 e a 4,1 miliardi dollari nell’arco di dieci anni, nel 2024. Uno delle basi di questa conclusione è che materiali come le leghe d’oro e d’argento sono molto richiesti per le loro proprietà in una varietà di applicazioni e che in mercati come quelli dei gioielli, dell’elettronica stampata, e degli impianti medicali e dentali, spesso non è possibile usare materiali sostitutivi.Ora che la stampa 3D è sempre più il processo preferenziale per queste applicazioni, è inevitabile che la domanda dei metalli preziosi continui ad aumentare.
La stampa 3D ha già da tempo un ruolo importante nel settore della gioielleria – ed così è stato negli ultimi dieci anni – attaverso le tecnologie AM a base di fotolimeri e processi di microfusione/fusione a cerapersa. Ora il settore sta iniziando a entrare nel territorio quasi inesplorato dei fabbricati direttamente in 3D, in quanto aziende come l’italiana Sisma (che detiene la leadership assoluta in questo campo), EOS e Concept Laser sono pronte a lanciare sempre più sistemi ottimizzata per la stampa 3D di polveri di metalli preziosi.
Dunham si aspetta anche nuove opportunità per i metalli preziosi stampati in 3D nei settori medico/dentistico ed elettronico. In particolare il settore relativamente nuovo dell’elettronica stampata dovrebbe incrementare l’uso di “inchiostri” d’oro e d’argento per la fabbricazione di microantenne e PCB, i sistemi che che stanno alimentare l’internet delle cose. In questo questo segmento si prevede di raggiungere i 235 milioni dollari entro il 2020 e 450 milioni dollari entro il 2024 in termini di utilizzo dei materiali in stampa 3D.
La previsione di dieci anni, che prende in considerazione diverse aziende leader direttamente coinvolte in questo segmento (comprese 3D Systems, Argen, Asiga, Autodesk, Concept Laser, Cooksongold, DWS, envisionTEC, EOS, Hilderbrand, Legor, Materialise, Optomec, Progold, Realizer, Shapeways, Sculpteo, Solidscape, Tanaka metalli preziosi, Voxel8 e Xerox) stabilisce le quantità di materiali sia in termini di volumi che in termini di valore. Considerando il mercato per la stampa 3D di metalli preziosi oggi è ancora quasi inesistente, queste sono affermazioni audaci, tuttavia, se si considera che l’industria della stampa 3D nel suo complesso prevede di raggiungere i 200 miliardi di dollari entro il 2025, sembra quanto meno probabile che i metalli preziosi possano arrivare a rappresentare il 2,5% del totale.