L’italiana Aidro dà il benvenuto alle compagnie petrolifere per il JIP sull’AM

Aidro Hydraulics & 3D Printing, con sede nel Nord Italia, ha organizzato un incontro di due giorni per un evento nell’ambito dei Joint Innovation Programs (JIP). Il meeting di Aidro Oil and Gas si è concentrato sulla stampa 3D di parti di produzione funzionali per l’industria petrolifera, del gas e marittima.
Le aziende partecipanti al progetto comprendono le principali parti interessate del settore Oil & Gas, quali Equinor, BP, Total, Rolls Royce Marine, TechnipFMC, Vallourec. Erano presenti anche numerose aziende specializzate nella produzione additiva e altre tecnologie di produzione avanzate come Aidro, SLM Solutions, Additive Industries, Voestalpine, OCAS, Ivaldi Group, Quintus, HIPtec, University of Strathclyde e Siemens.
Dopo una partenza a rilento, l’industria petrolifera e del gas sta ora riconoscendo che l’adozione della produzione additiva può generare vantaggi in varie aree, come consegna just-in-time dei pezzi di ricambio e riduzione delle scorte, prototipazione rapida, accelerazione di ricerca e sviluppo e soluzioni innovative a monte/a valle.
Condvidere le conoscenze sull’AM
I partner di questo programma mirano a definire requisiti chiari per le parti prodotte tramite produzione additiva grazie alla condivisione di informazioni e conoscenze all’interno del gruppo. Gli strumenti di lavoro sono basati su due JIP separati. Uno si è concentrato sulla definizione delle linee guida gestite da DNV GL. L’altro, gestito da Berenschot, mirava ad identificare articoli chiave o casi di studio e seguire il processo di produzione attraverso la produzione additiva, identificando i test necessari ed effettuando l’analisi delle parti stampate.
I programmi sono stati lanciati all’inizio del 2018 e quest’anno il gruppo è cresciuto fino a raggiungere le sedici aziende. I partner si incontrano periodicamente e le linee guida preliminari sono state presentate durante la riunione che si è tenuta il 4 e il 5 marzo presso gli uffici di Aidro, vicino al Lago Maggiore. Tra una discussione e l’altra, lo staff di Aidro ha organizzato una visita speciale presso le strutture dell’azienda. Divisi in tre gruppi, i membri hanno potuto partecipare a una presentazione approfondita sul design per approcci di produzione additiva. In particolare, Alberto Tacconelli, Amministratore delegato di Aidro, ha mostrato i benefici che possono essere raggiunti con un nuovo approccio progettuale e migliori prestazioni dei componenti stampati 3D. La visita è proseguita con un tour del dipartimento AM dove erano in funzione stampanti 3D a metallo. Infine, un workshop attivo ha visto i visitatori cimentarsi con il post-processing consentendo loro di poter terstare in prima persona la complessità della finitura e le operazioni di rimozione dei supporti, il tutto armati di martello e scalpello.
Aidro contribuisce ai JIP con la sua esperienza tecnica di sviluppatore di valvole (per quasi 40 anni, è stata questa l’attività primaria dell’azienda) e come utente della tecnologia di AM a metallo. È da diversi anni che la compagnia, guidata dall’entusiasmo nei confronti di questa tecnologia da parte del suo amministratore delegato, Valeria Tirelli, ha scoperto la stampa 3D a metallo e ha creato un reparto interno completo dedicato alla progettazione e produzione con stampanti 3D laser con fusione a letto di polvere.
Facendo affidamento sulla vasta conoscenza tecnica del settore riguardante valvole, collettori e componenti idraulici in generale, unitamente all’esperienza con la nuova tecnologia additiva, il contributo di Aidro è considerato altamente strategico all’interno del JIP. Infatti, l’obiettivo dei JIP è quello di sviluppare una linea guida e un modello economico di accompagnamento per stampare parti di produzione in metallo qualificate e funzionali, da utilizzare nell’industria petrolifera, del gas e marittima. L’esperienza tecnica e il lavoro quotidiano nella produzione additiva, garantita dalla certificazione AS/EN9100, consentono ad Aidro di essere considerato un modello da confrontare con i requisiti generali delle future linee guida.
Traduzione a cura di: Martina Pelagallo