Le stampe 3D diventano “nano”


Jan Torgersen e il suo team di ricerca presso La Technische Universitat di Vienna hanno messo a punto un nuovo sistema per stampare in 3D oggetti minuscoli, addirittura delle dimensioni di pochi nanometri, meno di un granello di sabbia e praticamente invisibili a occhio nudo.
Utilizzando un laser e una resina liquida sensibile alla luce,Torgersen ha creato quella che chiama una “Macchina Polimerizzatrice a due fotoni”, in grado di creare modellini in 3D di un’automobile da corsa o di una cattedrale che misurano appena 100 nanometri (100 miliardesimi di metro). Con questo nuovo metodo, inoltre, è possibile stampare ad una velocità di 5 metri al secondo, mentre con i sistemi pre-esistenti la velocità massima era nel raggio di pochi millimetri al secondo.
Stampare oggetti nanotecnologici, quindi, sarà più semplice e preciso che stampare in 3D oggetti macroscopici e i risvolti per i campi di medicina e biotecnologia potrebbero rivelarsi dirompenti. In un prossimo futuro potrebbe essere possibile stampare apparati biomedici nanoscopici su scala industriale, oppure ricreare addirittura gli elementi che compongono i tessuti biologici, come la pelle e persino organi funzionanti.
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