Le stampanti Roboze arrivano anche nel freddo Mare del Nord
Una stampante PLUS PRO sulla nave SKARV di Aker BP e Biesterfeld Norge AS

Roboze, azienda italiana produttrice di stampanti 3D professionali con sede a Bari, ha recentemento installato, con la collaborazione di Aker BP e Biesterfeld Norge AS, una stampante PLUS PRO sulla FPSO (Floating production storage and offloading) SKARV, una nave utilizzata per la produzione e distribuzione petrolifera offshore che opera nel Mare del Nord.
Aker BP, azienda emergente nell’ambito dell’esplorazione di giacimenti petroliferi, soprattutto nel Mare del Nord, si è rivolta a Biesterfeld Norge AS, operante nel settore chimico e distributore ufficiale del marchio Roboze, chiedendo soluzioni per efficientare la supply chain e ridurre il time-waste nel proprio magazzino ricambi.
La proposta di adottare e installare una Roboze PLUS PRO è stata prontamente accolta: questa stampante, infatti, permette la gestione di svariate tipologie di materiale, dal super-resistente Carbon-PEEK al versatile Ultra-PLA. Dispone inoltre dell’innovativo software Prometheus, le cui funzioni innovative permettono di sviluppare sia articoli funzionali, che prototipi in tempi brevissimi.
Come possiamo apprendere dal video qui sopra, l’adozione di questa stampante ha permesso di risparmiare spazio prezioso nel magazzino ricambi, potendo, infatti, stampare l’articolo desiderato solo quando necessario. Conseguenza di ciò è anche una consistente riduzione degli sprechi, feature fondamentale per una società che ha un’occhio di riguardo per la sostenibilità come Aker BP.
Le gelide acque e le condizioni avverse del Mare del Nord, sono da sempre terreno fertile per il peggior nemico dei metalli: la corrosione! Gli articoli stampati in super-polimeri dalla Roboze PLUS hanno permesso di ovviare anche a questo problema: le caratteristiche meccaniche molto simili ai metalli (ndr “Strong like metal” è, non a caso, il motto dell’azienda Barese), senza però soffrire di corrosione o risentire della salinità dell’aria, hanno spianato la strada all’utilizzo di PEEK, Carbon-PEEK e PEEK.
I primi commenti da parte degli operatori della nave offshore sono oltremodo positivi, e noi non possiamo che complimentarci con Roboze, i propri partners e tutto il personale coinvolto in questo progetto.