La start up 01 vuole usare DNA Art per cambiare la stampa 3D
Una nuova piattaforma chiamata Artficial vuole fare per l’arte quello che, si può dire, iTunes ha fatto per la musica. 01, la start-up dietro all’intero progetto, ci ha contattato qualche mese fa e ci ha svelato – attraverso il fondatore della società stessa, Giorgio Gori – “Art DNA”, un affidabilissimo sistema in grado di fare repliche di opere d’arte di inestimabile valore e di metterle a disposizione di tutti.
Fondamentalmente, si può vedere come una sorta di capolavoro artistico: tutto ruota attorno alla scansione ad alata risoluzione di opere d’arte provenienti da musei e collezioni private. L’azienda cerca di dare nuova vita e di rivalutare grandi capolavori, utilizzando però le nuove tecnologie di stampa 3D per metterli a disposizione di un pubblico più vasto grazie a una piattaforma online dedicata.
Giorgio ha spiegato che il progetto – che sarà presentato ufficialmente la prossima settimana – è basato su tre fasi ben stabilite a livello temporale: una a breve termine, una a medio termine e quella conclusiva della diffusione di massa. Il primo step consisterà nella creazione di “culle della tecnologia” dentro alcuni dei musei più famosi del mondo e in siti culturali; ciò permetterà ai visitatori di ottenere repliche stampate in 3D delle opere esposte in ogni sito.
Il medio termine e l’approccio al mercato di massa si basano su una piattaforma online che renderà il “DNA artistico” delle opere disponibile sia per i servizi professionali di stampa 3D che per i sistemi casalinghi; più nello specifico, tutto questo sarà possibile attraverso un non-ancora-svelato sistema ad altissimo livello di sicurezza, in modo da garantire sia la qualità finale del prodotto, sia la preservazione dei modelli originali.
L stampa 3D sta prendendo piede in tutto il mondo, ma è ancora difficile trovare “contenuti” e progetti di così alto livello da trasformarlo in un vero mercato di massa: la missione di 01 è quella di rivolgersi ai capolavori del passato per alimentare la fame dell’umanità per un futuro sempre più creativo.