La Ferrari si unisce allo sforzo della stampa 3D contro il COVID-19

La Ferrari ha deciso di partecipare alla lotta contro la pandemia che sta imperversando ormai da mesi in tutto il mondo. Tra le sue iniziative a supporto degli operatori sanitari ha iniziato a produrre valvole respiratorie e raccordi per maschere protettive nel suo stabilimento di Maranello. Il dipartimento in cui di solito vengono costruiti i prototipi di auto produce componenti termoplastici utilizzando la tecnologia di produzione additiva.
A marzo, Ferrari (e altre società del Gruppo FCA) hanno iniziato a collaborare con Siare Engineering, l’unico produttore italiano di ventilatori polmonari, aiutando l’azienda a passare da 5 a 20 (e forse 30) ventilatori prodotti ogni giorno, con l’obiettivo di produrne 2.000 entro il 31 luglio. In questo caso, la Ferrari non aveva bisogno di convertire le sue linee di produzione, ma forniva le parti necessarie per costruire i ventilatori, come monitor e componenti elettrici, con FCA e Magneti Marelli che contribuivano alle parti meccaniche.
Con questa nuova iniziativa per le valvole e gli adattatori stampati in 3D, Ferrari si unisce agli eserciti di aziende che sfruttano le loro risorse interne di manifattura additiva per affrontare i noti problemi di fornitura in dispositivi medici di protezione. Questo progetto rappresenta uno dei rari casi in cui la Ferrari ha fatto un riferimento esplicito alle sue capacità di stampa 3D interne.
3dpbm è consapevole del fatto che la Ferrari gestisca una serie di macchine HP, EOS e Stratasys (e non solo) e che ovviamente si affidi ai fornitori di servizi, tuttavia, il principale produttore di auto sportive al mondo di solito è restia a rendere pubbliche le sue tecnologie e strategie di produzione. Questa volta, invece, la Ferrari ha fatto un annuncio ufficiale in merito.
In questa circostanza, Ferrari sta collaborando con Novamacut (suo fornitore di sistemi di fusione multijet HP ) e Solid Energy, un distributore Stratasys . Le valvole sono state sviluppate da Mares, un produttore di attrezzature subacquee, create su misura per adattarsi alle loro maschere così da creare dispositivi di emergenza per aiutare i pazienti che soffrono di insufficienza respiratoria.
La logistica è stata gestita da Nuovamacut, con il supporto della ricerca di diverse aziende che hanno contribuito al successo del progetto. Altri accessori vengono forniti a Solid Energy, così da poter trasformare le maschere da snorkeling della Decathlon in ausili per proteggere gli operatori sanitari esposti alle infezioni.
Nei prossimi giorni, la Ferrari prevede di produrre diverse centinaia di attrezzature. Alcune di queste sono già state distribuite, con il coordinamento della Protezione civile, a vari ospedali italiani tra cui quelli di Bergamo, Genova, Modena e Sassuolo e agli operatori sanitari della città di Medicina, vicino a Bologna.
Tante sono le aziende che hanno contribuito a questo progetto; non solo la Ferrari ma anche la Guimer S.r.l con le sue macchine di prototipazione,il tacchificio Monti, Marchesini Group etc etc…
Non solo le grandi sono in prima linea, ma anche altre aziende del territorio si sono unite per aiutare il paese.