
Nel GP di Valencia la Ducati, con Francesco Bagnaia, ha vinto ieri il titolo piloti in MotoGP dopo 15 anni di attesa, il secondo della sua storia dopo il primo trionfo dell’australiano Casey Stoner, nel 2007.
In questo risultato pazzesco c’è anche lo zampino della stampa 3D. La scuderia di Borgo Pianigale può infatti contare su una stampante 3D Roboze per produrre direttamente in pista i pezzi che vengono progettati dal Reparto Corse. Grazie ad un software CAD i pezzi possono essere modificati e prodotti nel box. Questo ha reso possibile alla Ducati di essere particolarmente reattiva di fronte alle necessità in cui ci si può imbattere durante un GP.
Tecnologia, motori, forme e aerodinamica: il Motorsport esercita da sempre un fascino particolare dimostrandosi uno dei principali promotori dell’innovazione tecnologica a livello mondiale. Nel mondo racing tutto è ottimizzato in funzione delle prestazioni, perché centesimi di secondo possono fare la differenza tra un primo ed un secondo posto. Settimana dopo settimana, gara dopo gara, tutto è studiato e progettato per essere più leggero, più sicuro e più performante.
La tecnologia Roboze applicata alle stampanti 3D è focalizzata sull’utilizzo di materiali compositi e polimeri ad alte prestazioni – materiali che hanno evidenziato importanti vantaggi nel mondo delle competizioni – al posto dei metalli. Ducati ha evidentemente sfruttato al massimo questa innovativa tecnologia offerta dall’azienda barese.
Ducati, infatti, ha utilizzato già dalle fasi di test la tecnologia Roboze per produrre parti delle Desmosedici GP, come alcune sezioni della carena e i paracalore, L’implementazione della tecnologia fornita da Roboze, ha assunto un ruolo importante per Ducati per questa stagione non solo nella produzione di componentistica finita ma anche nella progettazione, di modelli geometricamente complessi, riducendo gli assemblaggi e consentendo di integrare nuove funzionalità nelle parti.
L’importanza del risultato raggiunto è sotto gli occhi di tutti, e per ottenerlo è chiaro che ci sia stato un lavoro incredibile da parte di tutto il team, ma non si esagera a dire che una parte del titolo mondiale MotoGP 2022 è stato, in parte, stampato in 3D.