La community di 3D Hubs cresce del 20%, e sembra destinata ad aumentare ancora
Iniziato come un ambizioso progetto a lungo termine, 3D Hubs, dopo quasi due anni di crescita esponenziale e l’accelerazione, sta finalmente cominciando a imporsi sempre di più come una solida base per il mondo della produzione distribuita. Dall’inizio dell’anno, questo network per la stampa 3D è passato da 10,000 a 12,000 stampanti 3D registrate, il che significa una crescita del 20% in meno di due mesi (continua a questo ritmo per tutto il 2015 si tradurrebbe in oltre 120% di crescita).
Al di la dei meri numeri, però, 3D Hubs rappresenta quello che è il sogno della maggior parte delle aziende di stampa 3D; ovvero, un progetto per la produzione completamente delocalizzata. Ci vorrà più tempo, ma la strada è stata tracciata. Ancora più importante, gli utenti del network stanno segnalando una crescente dei clienti; anche se fare soldi non è necessariamente l’obiettivo principale per molti di coloro che sono coinvolti nel mondo della stampa 3D (perché il divertimento rappresenta una componente fondamentale), l’aumento delle richieste di 3D Hubs riflette la crescente consapevolezza per la stampa 3D, una tendenza che sta aumentando rapidamente.
Nel suo rapporto mensile marzo, il responsabile della community di 3D Hubs, Filemone Schoffer, ha sottolineato che la crescita del trend delle stampanti 3D è salito alle stelle dopo il periodo natalizio. “Ognuna delle 10 principali stampanti 3D è cresciuta di almeno il 25%”, ha spiegato Filemone, “e le top 3 di oltre il 50%”.
Il Nord America e l’Europa sono, naturalmente, le aree del mondo in cui la stampa 3D e 3D Hubs sono più presenti. Mentre New Yok e Los Angeles hanno inaugurato la strada negli Stati Uniti, in Europa, l’asse che collega Regno Unito, Olanda e Italia è la più solida, con Milano, Londra e Amsterdam (seguita da Parigi ) come le città con il maggior numero di stampanti 3D registrate. Un’altra grande notizia è che altri tre Paesi sono entrati nel network nonostante siano tra i più socialmente ed economicamente travagliata nel mondo: Afghanistan, Albania e Haiti. Speriamo che questo sia un segno che le cose stanno migliorando.
L’elenco delle stampanti di tendenza vede la nuova Lulzbot Taz 4 (una delle più apprezzate del Nord America) registrare una crescita del 58,3% su base mensile, seguita da un altro nuovo ingresso, la FlashForge Dreamer (molto comune negli Stati Uniti e in Asia). Un’altra delle più comuni negli Stati Uniti, la Printrbot Simple Metal è al terzo posto con il 52,2% di crescita, la Form 1+ è tornata nella top 10 al 5 ° posto, mentre un altro nuovo ingresso è la Cube Pro di 3D Systems.
Per quanto riguarda le valutazioni, la Form1 + è quella con la valutazione più alta, mentre la M200 del team polacco Zortrax è la stampante 3D a filamento con più votati. Sul lato industriale, invece, della lista è dominata dalle macchine di Stratasys e 3D Systems praticamente a pari merito. Le cinque stampanti di Stratasys 3D presenti nel rapporto comprendo sia le 3D Dimension (FDM), sia i sistemi 3D Objet a polyjet. 3D Systems è prevalentemente rappresentata da ZCorp e dal sistema Projet 3500 HDMax con modellazione jet multimateriale (MJM).
La maggior parte degli altri indicatori, tra cui la distribuzione globale dei modelli di stampanti, o le più popolari per regione, categoria e distribuzione del colore rimangono piuttosto stabili. La Replicator 2 di MakerBot è ancora tra i modelli più popolari in Nord America e in Asia, mentre la Ultimaker 2 mantiene il primo posto in Europa. Le categorie più popolari rimangono quelle dei prototipi e dei modelli in scala (che per lo più possono essere considerati una forma di prototipazione) con tutte le applicazioni di uso finale. Quando queste categorie inizieranno a crescere probabilmente vedremo un vero e proprio decollo di 3D Hubs e della stampa 3D; in attesa che ciò avvenga, non ci resta che continuare a tenere monitorata la situazione attraverso le relazioni di andamento mensile dell’industria.