Kentstrapper arriva a Roma

L’azienda fiorentina Kentstrapper, nata nel 2011 dalla passione e professionalità della famiglia Cantini, ha recentemente inaugurato il nuovo punto vendita in via Vanvitelli a Roma. Kentstrapper produce stampanti 3D accessibili e performanti, pensate per professionisti, aziende ma anche makers che abbiano semplicemente voglia di divertirsi dando spazio alla propria creatività.
L’evento svoltosi sabato 5 ottobre, aperto a professionisti e appassionati, ha dato spazio a vari interventi durante i quali, in seguito ad una rapida ed esaustiva introduzione su cosa sia e come funzioni la manifattura additiva, si è potuto approfondire la grande varietà di modelli che si possono trovare sul mercato e i materiali utilizzati per le tecniche di produzione. Particolare attenzione è stata riposta sull’eterogeneità dei settori in cui ci si può addentrare tramite l’utilizzo di una stampante 3D: per citarne solo alcuni si va da quello medicale alla moda, passando per design, arte, oreficeria, scuola, modellistica, automotive e industria.
Ogni singola creazione all’interno della sala rubava l’occhio per un incredibile impatto realistico, impossibile per esempio non menzionare il modellino di aereo MB339 (al momento unico prototipo volante prodotto tramite manifattura additiva) progettato da “Passione 3D”, esperti in modellismo dinamico controllato, e realizzato attraverso stampanti 3D di ultima generazione presenti nei punti vendita Kentstrapper.
Nella seconda parte dell’incontro è stato affrontato l’interessante parallelismo tra artigianato e manifattura additiva, due campi che a dispetto di epoche originarie completamente diverse sono destinate sempre di più ad incrociarsi, legarsi e sovrapporsi.
Nell’epoca di quella che si può definire la “quarta rivoluzione industriale”, nuovi strumenti stanno ulteriormente cambiando il modo di lavorare, sopratutto in ambito manifatturiero sia che si tratti della grande azienda o della piccola bottega artigianale in quella che sarà una vera e propria evoluzione antropologica e sociale che modificherà inevitabilmente il ruolo del professionista.
Nella parte finale dell’evento, dopo un aperitivo in cui è stato piacevole confrontarsi con gli organizzatori e invitati sui vari temi trattati è stato dedicato un po’ di tempo all’utilizzo delle penne 3D, con le quali chiunque dei presenti si è potuto cimentare in piccole creazioni improvvisate, così da poter provare con mano un piccolo assaggio di quello che è un mondo in continua e progressiva espansione.