Con Katy Perry la stampa 3D arriva sul palco del Prismatic World Tour
Stampa 3D e mondo della musica non sono nuovi a contaminazioni e sperimentazione. Numerosi sono i casi di strumenti musicali stampati in 3D ed utilizzatati sia da star del settore sia da semplici curiosi con il pallino della tecnologia.
E’ una delle prime volte però che accessori stampati in 3D diventano elemento importante e caratteristico di una performance artistica live vista da milioni di persone! Stratasys ha segnalato che l’azienda Legacy Effects ha sviluppato una serie di elmetti indossabili per i ballerini della cantante Katy Perry che sono stati utilizzati durante l’esecuzione di ‘Roar’, canzone di apertura del tour.
I colorati e cangianti Mohaw – ispirati agli elmetti dei centurioni romani – sono stati tutti realizzati usando stampanti 3D Stratasys ed hanno colpito sia per la realizzazione tecnica (al loro interno era presente un sistema di illuminazione dedicato) sia per l’alta adattabilità alla testa di ogni singolo ballerino che ha permesso quindi la realizzazione di una coreografia complessa senza creare problemi di sorta ai performer che avrebbero potuto rischiare di perdere gli elmetti data l’estrema vivacità dei movimenti effettuati.
Jason Lopes, Lead Systems Engineer in Legacy si è dichiarato completamente soddisfatto e sorpreso da quanto realizzato usando le stampanti 3D: “Sarebbe stato virtualmente impossibile e troppo costoso produrre queste complesse personalizzazioni una alla volta ed a mano. Senza contare i tempi necessari anche ad assemblare il sistema di illuminazione , testarlo ed eventualmente realizzare le modifiche necessarie ad ottenere il risultato voluto. Con le tecnologie messe a disposizione da Stratasys siamo riusciti a fare tutto in una settiman, dalla prototipizzazione alla realizzazione finale di tutti gli elmetti”
Nel dettaglio Legacy Effects ha stampato le creste usando della termoplastica ABS-M30 FDM mentre per i dettagli hanno optato per il materiale Stratasys VeroGray.
“Volevamo trovare un modo per amplificare al massimo i colori brillanti dei mohawks durante le routine di danza dei ballerini e che questo effetto fosse visibile a tutti gli spettatori del concerto qualsiasi fosse la loro posizione. Grazie ai materiali con i quali abbiamo potuto lavorare questo è stato possibile” conclude Lopes.
Gilad Gans, President of North American Operations, Stratasys, ha a sua volta commentato: “Siamo sempre alla ricerca di clienti che oltre ad usare la modellizzazione 3D per i loro prototipi realizzino anche qualcosa di complesso ed usabile come prodotto finale. La stampa dei caschetti utilizzati nel concerto di Katy Perry sottolinea la versatilità e la velocità con la quale si può passare da un idea ad un prodotto finito. E’ un esempio perfetto di come si stia muovendo il futuro del mercato e della customizzazione di massa.” Forse ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che tutti andremo in giro con mowhak colorati e stampati in 3D, ma prima o poi potrebbe realmente succedere.