I razzi del futuro si stampano in 3D
Altro che Iron Man: nella realtà il sistema che permette al colosso Lockheed Martin di progettare armi, razzi e satelliti si chiama CHIL (Collaborative Human Immersive Lab) ed è un insieme di tecnologie che permette ai super ingegneri della divisione Space Systems di testare ogni nuovo componente virtualmente nella piattaforma MBE (Model Based Engineering) prima di produrlo. Ogni elemento può essere visualizzato, condiviso e provato all’interno di sistemi virtuali complessi da più ingegneri contemporaneamente, in un laboratorio a cui si accede solo attraverso avanzatissimo occhiali per la realtà virtuale. Quando un componente viene considerato tecnicamente valido basta schiacciare un pulsante per avviare la produzione del prototipo usando una stampante 3D a titanio. Tony Stark era un principiante.