Daniel Di Santo (Renishaw) lancia una petizione per estendere il Piano Industria 4.0

Daniel Di Santo, Marketing Exectuve di Renishaw Italia, ha lanciato una petizione rivolta al Ministero dello Sviluppo Economico, per estender il Piano Industria 4.0 di altri 5 anni (firma la petizione ora cliccando qui). L’idea è di continuare a supportare lo sviluppo e l’implementazione di robot collaborativi e stampanti 3D tutti interconnessi, realtà aumentata a supporto dei processi produttivi ma, anche e soprattutto, la raccolta di dati da comprendere e sfruttare al meglio per incrementare il business.
Gli investimenti nell’Industria 4.0 italiana sono cresciuti del 9% da quando è stato varato il Piano di incentivazione fiscale del governo a settembre 2016 ed è aumentato anche il mercato del settore guadagnando un +25% con un valore raggiunto di 1,7 miliardi di euro. Numeri che nel nostro Paese non si registravano da decenni.

L’Italia, oltre ad aumentare esponenzialmente la domanda interna di macchinari per la produzione quali le stampanti 3D (sia industriali che a basso costo), la quale era ferma ormai da anni, è diventata un esempio virtuoso copiato da molti governi stranieri proprio grazie al “Piano Industria 4.0”. Nonostante l’economia generale e la situazione politica siano in una situazione di stallo, infatti, l’industria manufatturiera italiana cointinua a ricoprire un ruolo di leader a livello globale.
L’instabilità politica degli ultimi mesi rischia però di mettere a repentaglio tutto ciò che di buono è stato fatto finora, con il pericolo che le nostre aziende manifatturiere perdano il fondamentale treno dell’innovazione 4.0 che rappresenta una delle poche ancore di salvezza che ci rimangono per poter competere nei mercati globali con prodotti e soluzioni di qualità e che assicurino un futuro al comparto manifatturiero del nostro Paese.
Con la sua petizioe, Di Santo chiede quindi al prossimo Governo, di qualsiasi colore esso sia, di prolungare, e possibilmente rafforzare, per altri 5 anni il Piano Industria 4.0. al fine di annullare il gap tecnologico tra il nostro Paese e i principali player del panorama manifatturiero mondiale. Se siete d’accordo (difficile non esserlo se leggete questo sito abitualmente), potete dare un mano firmando qui.