Completata a Venezia Striatus, la passerella pedonale in muratura stampata in 3D
Aperta al pubblico fino a novembre 2021

Lo Striatus a Venezia, il primo ponte stampato in cemento 3D nel suo genere, è un progetto di cui vi abbiamo parlato per la prima volta lo scorso marzo, quando il progetto parametrico iniziale di Block Research Group e Zaha Hadid Architects è stato completato ed è iniziata la costruzione, in collaborazione con Incremental3D e Holcim. Solo pochi mesi dopo, questa bellissima opera d’arte è stata completata: il ponte è ora aperto al pubblico nei Giardini della Marinaressa durante la Biennale di Architettura di Venezia fino a novembre 2021.
Striatus stabilisce un nuovo linguaggio per il calcestruzzo che è digitale, avanzato dal punto di vista ambientale e circolare per design. La passerella tiene insieme attraverso la compressione senza rinforzi, applicando il design computazionale e la stampa 3D, per un uso minimo di materiale e la massima resistenza.
Philippe Block, co-direttore del Block Research Group dell’ETH di Zurigo, ha commentato: “Il nome “Striatus” riflette la logica strutturale e il processo di fabbricazione del ponte. Nelle strutture ad arco e a volta, il materiale è posto in modo tale che le forze possano viaggiare ai supporti in pura compressione. La forza viene creata attraverso la geometria, utilizzando una frazione dei materiali utilizzati nelle travi di cemento convenzionali. Questo, inoltre, apre un’ampia gamma di opportunità per costruire con una forza inferiore e in un modo più ecologico”.
“Striatus sta sulle spalle dei giganti”, ha aggiunto Shajay Bhooshan, Head of CODE, il gruppo di ricerca Computation and Design di Zaha Hadid Architects: “Fa rivivere le tecniche ancestrali del passato, portando la logica strutturale del 1600 nel futuro con il calcolo digitale , ingegneria e tecnologie di produzione robotica. La sua qualità tattile, l’estetica e la forza riflettono la visione del nostro partner principale Patrik Schumacher secondo cui la bellezza è una promessa di prestazioni”.
Striatus è una struttura complessa resa possibile da uno specifico inchiostro personalizzato, dalla gamma TectorPrint di Holcim, sviluppato dal suo team di ricerca 3D Concrete Printing. Stabilisce un progetto da costruire per il futuro utilizzando tecnologie avanzate dalla progettazione computazionale alla stampa 3D di calcestruzzo. La prossima generazione di inchiostri può includere le soluzioni di bioedilizia di Holcim, dal calcestruzzo verde ECOPact al cemento verde ECOPlanet, compresi i rifiuti riciclati da costruzione e demolizione.
Per Johannes Megens, co-fondatore incremental3D, “Striatus rappresenta la perfetta sinergia di architettura e ingegneria che si unisce alla tecnologia di stampa e all’innovazione dei materiali. La bellezza della stampa 3D del calcestruzzo – ha detto – è la delicata stratificazione e la precisione che puoi applicare per riflettere la geometria perfetta. Il nostro lavoro collaborativo rende il ponte Striatus maggiore della somma di ciascuno dei suoi blocchi”.
Oggi, Holcim sta lavorando su una gamma di applicazioni di stampa 3D per calcestruzzo, da infrastrutture complesse a alloggi a prezzi accessibili. In Malawi, Holcim ha lanciato la prima scuola al mondo stampata in cemento 3D, impiegando solo 18 ore per costruire i muri e utilizzando il 70% in meno di materiali rispetto alle tecniche di costruzione tradizionali. Holcim sta anche lavorando con GE Renewable Energy e COBOD per stampare in 3D torri di turbine eoliche più alte in loco, raddoppiando la loro altezza per sfruttare i venti più forti e catturare il 33% in più di elettricità rinnovabile a un costo inferiore.
Jan Jenisch, CEO di Holcim, ha concluso: “Striatus è stato progettato da alcune delle migliori menti architettoniche e creative nei loro campi. Dimostra le infinite possibilità della stampa 3D del calcestruzzo per consentire strutture edilizie più sostenibili, più veloci ed efficaci, senza compromessi su estetica e funzionalità. Il suo design digitale e circolare utilizza al meglio il cemento, con un uso minimo di materiale e blocchi che possono essere ripetutamente riassemblati e riciclati all’infinito.b