Androidi stampati in 3D su Android? Arriva Dr. Fluff’s Robot Factory

Se state pensando di darvi alla stampa 3D o, magari, di aprire un service o un negozio sappiate che, come ci ha raccontato, Dimension Alley, il primo 3D print shop di Berlino, la stampa 3D non ha impiegato più di tanto a conquistare anche il cuore dei più piccoli. In particolar modo, ci hanno detto, gli oggetti più gettonati in fase adolescenziale sono i razzi. Il passo logico successivo, ci sembra, non può che essere quello dei robot.
3D systems ha già scommesso su questa possibilità acquisendo il servizio web-based My Robot Nation, che permette una personalizzazione totale della propria “visione robotica”; Ora Thinker Thing, piccola start-up con sede in Cile e con un sito internet veramente originale, vuole ampliare queste possibilità anche a tablet e smartphone basati sul sistema operativo Android, con la nuova app Dr. Fluff’s Robot Factory.
L’applicazione, disponibile dallo scorso gennaio, è scaricabile gratuitamente dallo store di Google Play e dispone di un’interfaccia del software molto pratica e intuitiva. Chiunque può accedervi, e permette, a chiunque di usufruire delle più avanzate tecnologie di stampa 3D
Dalla personalizzazione semplice e pratica di robot, la cui colorazione è disponibile in diverse gamme si passa alla fase di modellazione 3D, per poi terminare con l’invio della propria creazione a uno dei diversi servizi professionali di stampa, quali Shapeways, iMaterialise, Sculpteo e Makexyz. Da qui in poi non bisognerà far altro che attendere qualche giorno in modo che l’oggetto arrivi alla propria residenza nel materiale da voi scelto durante la fase di ordine del “pezzo”.
Si potrà scegliere tra una vasta gamma di materiali polimerici, come anche ceramici, ma anche metalli preziosi, ovviamente con un assortimento molto più ridotto rispetto ai primi, come oro e argento. La scelta del materiale, inoltre, ricade anche sulle regole e normative vigenti per ognuno dei servizi di stampa elencati sopra.
Ogni servizio di stampa ha regolamentazioni diverse su come e quali modelli possono essere stampati in un particolare materiale; indi non tutti i progetti possono essere stampati in tutti i materiali messi a disposizione del cliente. Ciò non toglie, nel caso in cui si desideri, la possibilità di rivolgersi a un servizio di stampa esterno al circuito convenzionale del software, selezionando la voce ‘print yourself’ in modo da poter inviare direttamente il file a chi più preferite o stamparli voi stessi.
Altra grande idea contenuta sempre nel software, è il concetto di “collettività” o meglio condivisione dei propri progetti all’interno di una community, in modo da rendere possibili modifiche, da parte di qualsiasi utente appartenente alla comunità virtuale, atte e mirate a sviluppare un’idea di progetto ideale e globale allo stesso tempo –sfruttando la tecnologia ‘cloud computing’-. ‘Thinker Thing’ ha già espresso la propria volontà di concentrare maggiormente la tecnologia del proprio software sugli oggetti di superficie lucida, anche se poi, si è rilanciata presentando un piano di azione a lungo termine, in cui si riconoscono grandi virtù, per la quale questa tecnologia vorrebbe essere estesa al meglio a qualsiasi tipo di elemento o oggetto.
La tecnologia di ‘Thinker Thing’ si basa su una categoria di software che prende il nome di “Evolutionary Computation”, dove, per dare forma al modello 3D, si passa da un sistema di preferenze espresse in valori, gestito secondo il metodo della parametrizzazione. Il motore del software basato su un algoritmo evolutivo utilizza un crossover dove il processo di mutazione viene applicato a una selezione naturale e artificiale: in sostanza, l’oggetto che prenderà vita nelle future generazioni, sarà quindi determinato dalle preferenze dell’utente, espresse e dettate da dati sociali globali. Ora però, è il momento di gustarsi l’era degli Androidi stampati in 3D by Dr. Fluff.!!.