AI SpaceFactory ha rilasciato i progetti di avamposti lunari stampati in 3D LINA
Preparazione per la prima stampa 3D nel vuoto lunare con la NASA

La società di architettura e tecnologia spaziale AI SpaceFactory ha presentato i suoi progetti per LINA, il primo avamposto lunare stampato in 3D sviluppato in collaborazione con gli ingegneri e gli scienziati planetari del Kennedy Space Center (KSC) della NASA.
La progettazione e il test dell’avamposto lunare stampato in 3D LINA fanno parte del progetto 2020 Announcement of Collaboration Opportunity (ACO) della NASA Rilevante Environment Additive Construction Technology (REACT), attraverso il quale AI SpaceFactory e NASA KSC stanno portando avanti le tecnologie e i materiali premiati che SpaceFactory creata per la 3D Printed Habitat Challenge della NASA. Attraverso l’ACO, il polimero originale di AI SpaceFactory, realizzato con un simulante di regolite marziana, è stato modificato per utilizzare la regolite lunare, o suolo lunare, e sia il suo materiale composito che l’estrusore meccanico saranno testati in una camera a vuoto della NASA che simula le condizioni ambientali su la luna. I risultati daranno forma a un sistema di stampa 3D sostenibile in grado di costruire grandi strutture sulla superficie lunare, che AI SpaceFactory prevede di utilizzare alla fine per stampare LINA.
“Il nostro prototipo di habitat su Marte MARSHA ha dimostrato che la stampa 3D con un composito polimerico era una soluzione efficace per le abitazioni (letteralmente) fuori dal mondo”, ha affermato David Malott, CEO di AI SpaceFactory. “Lo sviluppo di LINA e la stampa in un ambiente privo di pressioni atmosferiche o sistemi meteorologici fa avanzare quella tecnologia attraverso un nuovo contesto, con variabili nuove e più precise”.
LINA è progettato per essere costruito da robot autonomi sul polo sud della Luna vicino al cratere Shackleton, dove la luce solare quasi continua sulle cime del cratere potrebbe consentire l’energia solare, mentre l’ombra perpetua all’interno del cratere consentirebbe la raccolta del ghiaccio d’acqua. I suoi archi romanici stampati in 3D, che possono sopportare carichi di compressione elevati con materiale minimo, sarebbero sormontati da 2,7 metri di regolite lunare per fornire la massima protezione possibile da radiazioni, micrometeoriti, attività sismica lunare (terremoti) e sbalzi termici estremi. La forza del composito polimerico di AI SpaceFactory supporterà la geometria di LINA per una struttura sostenibile e di lunga durata che potrebbe supportare abitazioni a lungo termine e viaggiare ulteriormente su più pianeti.
AI SpaceFactory è una delle 17 società selezionate dalla Space Technology Mission Directorate della NASA per partecipare all’ACO 2020, una coorte che include Blue Origin e SpaceX. La nuova camera a vuoto lunare del progetto, che risiederà presso il laboratorio della NASA KSC Granular Mechanics and Regolith Operations (GMRO), alias Swamp Works, è stata costruita e dotata dell’estrusore di stampa 3D di AI SpaceFactory e montata su un gantry progettato e prodotto dalla NASA. Le prime stampe sottovuoto della collaborazione sono previste quest’anno.