3D Printhuset torna a concentrarsi sul 3D construction printing con una nuova compagnia, COBOD International

L’azienda danese che si occupa di costruzioni stampate in 3D. 3D Printhuset, famosa per la sua tecnologia BOD housing, svolgerà d’ora in avanti tutte le sue attività edili relative alla stampa 3D tramite una compagnia di nuova fondazione, la COBOD International. Quest’ultima, che subentrerà alla vendita e alla produzione della stampante 3D per costruzioni BOD2 lanciata di recente, è stata fondata per soddisfare le crescente domanda in merito alle tecnologie di costruzione targate 3D Printhuset.
COBOD, che sta per Construction Building on Demand, consentirà a 3D Printhuset di concentrare e focalizzare il suo impegno nella stampa 3D di costruzioni al fine di far fronte alla crescente richiesta relativa alla sua stampante 3D BOD2 e alla sua esperienza nel settore. La sede della nuova compagnia resterà a Copenhagen, con gli uffici situati nel centro e i laboratori di collaudo con i magazzini situati nella zona del porto.
Il Porto di Copenhagen è anche il luogo in cui 3D Printhuset ha messo in uso la sua stampante 3D per costruzioni di prima generazione, la BOD1, per creare il BOD building, uno dei primi edifici stampanti in 3D in Europa. La BOD2, dal canto suo, vanta invece una velocità di stampa 10 volte superiore al suo predecessore, stampando fino a 1 metro al secondo.
“Vista la grande richiesta per la nostra offerta di 3D construction printing, sia per quanto riguarda la nostra stampante d’avanguardia BOD2, che per il nostro know-how e i corsi in materia, queste attività sono cresciute al punto da meritare una compagnia dedicata,” ha commentato Henrik Lund-Nielsen, CEO di COBOD International.
“3D Printhuset sta portando avanti molteplici progetti di successo oltre al 3D construction printing, ma ultimamente questo ha ricevuto talmente tanta attenzione che alcuni hanno iniziato a credere che non ci occupassimo più delle altre attività,” ha aggiunto. “Quindi ci è sembrato sensato separare tutte le attività di costruzione con un nuova compagnia che si dedichi soltanto a questo settore e visto l’enorme potenziale di crescita di COBOD, ricoprirò personalmente il ruolo di CEO.”
Nel mese di luglio, 3D Printhuset aveva fatto notizia per essersi assicurata la prima gara d’appalto europea per una tecnologia di 3D printing. La gara, sovvenzionata dalla belga Kamp C, ha indicato 3D Printhuset quale fornitore preferito per le tecnologie di stampa 3D edile (nello specifico per le sue macchine BOD2).
Oltre ad essere specializzata in 3D printing edile, 3D Printhuset offre anche un service dedicato al 3D printing, un webshop per la vendita dei suoi prodotti e accessori, nonché corsi in materia di additive manufacturing. Proprio per dare risalto alle altre attività di cui si occupa e al suo popolare 3D constructionprinting, la compagnia ha deciso di dividersi in due.
Ecco cosa ha detto il Communication Manager Asger Dath, della compagnia di nuova fondazione: “Per la nuova compagnia volevamo un nome che facesse un chiaro riferimento alle costruzioni, alle nostre attività precedenti e all’automazione del processo edile offerta dalle nostre stampanti. Dal momento che il BOD building vanta una reputazione unica e ben meritata in qualità di primo edificio completamente stampato in 3D in Europa a norma di legge, era ovvio che il nome dovesse rievocarlo.
“La combinazione di “CO” quale abbreviazione per “costruzione” e “BOD” ha dato vita al nome COBOD. Se consideriamo il fatto che “Cobod” richiama da un punto di vista fonetico il termine “Robot”, ciò sta a indicare chiaramente che la compagnia si occupa di processi di costruzione automatizzati, quindi non c’è denominazione più adatta di COBOD.”
In occasione del lancio internazionale della COBOD, 3D Printhuset ha diffuso un video ripreso dal drone dell’edificio BOD stampato in 3D.
Articolo originale: Tess Boissonneault Traduzione a cura di: Martina Pelagallo